Roma

L'Unione Inquilini all'attacco di Zingaretti. Delibere sulla casa, una goccia nel mare

Circa 5mila famiglie senza casa o sotto sfratto e la Regione approva una delibera “emergenziale”, che non risolverà alcun problema perché capace di far fronte all'esigenza di 1.200 massimo 1.300 abitazioni. La denuncia arriva dall'Unione Inquilini che fa i conti dell'emergenza ormai cronica della capitale. Solo nella città di Roma ci sono circa 1000 famiglie nei residence (ora Caat), circa 1500 quelle che nel 2012 avevano punti 10 (il massimo punteggio, all’epoca, per sfrattati con sfratto eseguito), circa 1500 famiglie che occupano in maggioranza immobili pubblici sfitti lasciati in degrado. A queste dovrebbero essere aggiunte almeno 10.000 famiglie che hanno presentato domanda per una casa popolare. Mentre sono 2500 le famiglie sfrattate con la forza pubblica ogni anno (8000 le sentenze emesse ogni anno a Roma).
"A fronte del complessivo fabbisogno abitativo la delibera per l’emergenza abitativa prevede nei prossimi anni, non si sa quanti, di mettere a disposizione solo 1200/1300 alloggi sia di edilizia residenziale pubblica acquisiti o recuperati o autorecuperati, con uno stanziamento di 197 milioni di euro”, spiega  Massimo Pasquini, segretario nazionale Unione Inquilini. “Come Unione Inquilini abbiamo sempre detto che era necessario attuare politiche abitative strutturali che non inseguissero affannosamente l’emergenza con politiche emergenzialiste, che avessero come fine la risposta complessiva al fabbisogno abitativo avendo come riferimento centrale le famiglie nelle graduatorie”, continua Pasquini. “La Regione Lazio, con le delibere attuative, continua ad inseguire affannosamente l’emergenza, dando una risposta parziale, neanche esaustiva, nell'ambito della stessa cosiddetta emergenza abitativa”.
E poi l'affondo: “La Regione ha scelto di continuare nel rispondere ad una parzialità ma le delibere approvate rappresentano un pannicello caldo. Da 10 anni la Regione Lazio non destina risorse aggiuntive ma continua nella riprogrammazione di risorse che non sono state utilizzate negli anni passati".