L'”untore” di Hiv verso il rinvio a giudizio. Fece sesso per contagiare
L'”untore” di Acilia verso il processo. La procura di Roma ha chiuso le indagini sulla vicenda di Valentino Talluto, il 32enne che in dieci anni, tra il 2006 e il novembre del 2016, ha contagiato le sue amanti donne, e indirettamente uomini e un bambino con il virus dell'Hiv. L'uomo ha avuto e convinto mogli e donne ancora vergini a rapporti sessuali senza protezioni, pur sapendo di essere sieropositivo.
Nell'atto, che normalmente prelude ad una richiesta di rinvio a giudizio, vengono contestati a Talluto i reati di epidemia dolosa e lesioni gravissime, per un totale di 57 casi. Sono infatti 20 le donne che pur avendo avuto rapporti con il giovane non hanno contratto il virus. Stessa sorte per tre uomini che pur avendo partecipato a rapporti sessuali a tre con Talluto e una donna, hanno evitato fortunatamente il contagio.
Al contrario, sono quattro le persone infettate indirettamente dal trentenne. In questo caso si tratta di tre uomini che hanno avuto rapporti sessuali con ex partner di Talluto e di un bambino partorito da una della donne che frequentavano il giovane.
Per le accuse che gli vengono contestate dal pm Francesco Scavo, Talluto rischia almeno 20 anni di reclusione. Talluto era finito in carcere il 22 novembre 2015.