L'uomo nuovo Marchini in campo. Ma in poltrona molti “ex” e riciclati
di Valentina Renzopaoli
Lo scenario è lo stesso di due settimane fa, la gente che siede sulle poltrone molta di più, le facce note molte di meno. Ma tra queste, quasi tutti i “riciclati” della politica. Sul palco dell'Auditorium Conciliazione, da dove Francesco Rutelli aveva lanciato i suoi “spunti”, Alfio Marchini apre la sua campagna elettorale. “Un uomo solo la comando” si era detto finora dell'ingegnere “scaricato” dal centrodestra con cui per mesi aveva flirtato, libero dai condizionamenti della politica tradizionale e dai soliti inciuci.
Oltre a lui sul palco, il fedelissimo Alessandro Onorato e pochi, pochissimi altri nomi, un paio di giovani con le facce pulite pulite e il generale della Guardia di Finanza Ugo Marchetti. E basta. Ma, a ben guardare, dall'altra parte dei riflettori, vecchie conoscenze ci sono, eccome, sia del centrodestra che della vecchia Udc. Non c'è invece la Roma che conta, non ci sono imprenditori né costruttori, a parte i fratelli Toti.
Andiamo per ordine partendo dalla terza fila: defilato, felpa bordeaux con cappuccio e jeans, il senatore romano Andrea Augello, ex Popolo della Libertà, ex Nuovo Centrodestra, uscito finalmente allo scoperto: “Il centrodestra (quell'altro) ha un gran bel problema, noi abbiamo deciso di sostenere il percorso di Marchini”. E per “noi” intende anche Vincenzo Piso, deputato pure lui fuoriuscito da Ncd. “Speravamo nelle primarie ma non ci hanno dato retta. In Marchini intravediamo un aspetto nuovo: un grande pragmatismo che è quello di cui ha bisogno Roma. I problemi della città non sono né di centrodestra né di centrosinista, per risolverli c'è bisogno semplicemente di un approccio pragmatico”. Insieme a loro c'è pure Gaetano Quaglieriello e la fittiana senatrice Anna Cinzia Bonfrisco. Così come annunciato l'ex ministro pugliese ha confermato l'appoggio a Marchini e, sul territorio romano lo hanno seguito anche i due ex alemanniani Ignazio Cozzoli e Francesca Barbato, anche loro sparsi in platea.
In primissima fila svetta il sempre verde Luciano Ciocchetti, che di camicie ne ha cambiate parecchie. Dall'epoca dell'Udc di Casini, tanta acqua è passata sotto i ponti, vicepresidente della Regione con l'amministrazione Polverini, poi sbarcato nella rinata Forza Italia, ora aderisce al rosso marchiniano.
Con Ciocchetti stava una volta Pietro Sbardella, consigliere regionale poi confluito nel Gruppo Misto. Nel Gruppo Misto, ma in Aula Giulio Cesare, è finito pure Roberto Cantiani, ex Pdl, ex Ncd: anche lui ora allunga le fila del piccolo esercito di Alfio Marchini.