La base M5S contro la Raggi: “Superba e incompetente” e chiede l'assemblea
Guerra tra bande ultimo atto: andare avanti con o senza simbolo Cinque Stelle è il problema minore
Per la base del Movimento Cinque Stelle, l'arresto di Raffaele Marra è l'onda terribile di uno tsunami che aspettavano da tempo. E “andare avabti on o senza simbolo” è il problema minore. La base è in rivolta: “Urge un'assemblea romana per restituire centralità al concetto uno vale uno. E fateci almeno arrivare al panettone”.
Come da migliore tradizione la giornata – e la notte - più lunga dei “grillini di governo” corre sui social degli attivisti, quelli che da sempre hanno mal visto la centralizzazione delle decisioni di Virginia Raggi e un governo del Campidoglio sordo alle pressioni della base che ha lavorato anni per costruire il programma e il consenso elettorale. Gongolano i “de vitiani” che con la sorella del presidente del Consiglio Marcello de Vito, sono pronti per la resa dei conti.
Ma quella che trapela tra i post di attivisti come Francesca Di Vito, Marco Di Berardino, Manuela Nughes e Burno Moratti è un'incredibile voglia di azzerare tutto ma anche il pericolo di dare vita alla resa dei conti, quella guerra tra bande nella quale sino ad oggi hanno trionfato Raggi, Di Maio e Frongia e che porterà ad un Natale avvelenato.
Perché la negazione della regola “stellata” dell'uno vale uno fa più male della paura di tornare ad essere un movimento di opposizione in uno scenario che vede le dimissioni del sindaco Raggi come molto improbabili. E, in attesa della resa dei conti, le colpe del malaffare capitolino dribblano sulla politica e finiscono per mettere in croce la classe dirigente senza però sorvolare su chi l'ha scelta. Scrive Sanvitto: “Il problema è che chi ha visto questa pletora di personaggi aggirarsi tra il primo ed il secondo turno a fare i questuanti.... Ed ha visto i nostri deputati "portavoce" fare colloqui per comprare mercenari e faccendieri ed ha cercato di dare l'allarme dicendolo; bene non solo non è stato ascoltato, ma è stato pure emarginato” E poi conclude: “A cosa serve un assemblea, se i portavoce non ascoltano i tavoli di lavoro dove c'è gente affidabile, nel Movimento da decenni e senza interessi?”.
E va giù durissima Sandra Yaguana aprendo una ferita nel Movimento: “Di assemblee ne abbiamo fatte mille e son tutte diventate passerelle per i soliti nazionali che lì si fan vedere e poi spariscono quando li chiami perché ci sono problemi sul territorio. Urge? Certamente. Chi la convocherà o come faremo ad avere la certezza che Virginia ne vorrà far parte? O volete fare i conti senza l'oste? Se non fosse chiaro, Virginia, ad oggi, non ha ascoltato nemmeno Grillo, figuriamoci se ascolterà noi. Non è l'unica però che deve rendere conto agli attivisti di quel che è successo in questi mesi, l'intera maggioranza 5S capitolina deve rispondere del perché sta dormendo in piedi mentre ci cade intorno tutto in pezzi, mentre i tavoli continuano ad urlare a gran voce gli orrori che stanno accadendo. Concordo pienamente con Sanvitto quando parla dell'emarginazione di chi questi problemi ha cercato di segnalarli ed affrontarli (come i tavoli di lavoro) così come nel fatto che la scelta degli assessori municipali in molti casi è stata fatta veramente in modo scellerato e senza prendere in considerazione che qui non stiamo giocando a Risiko, ma c'è la vita vera della gente in ballo. Irresponsabilità totale pur di tenersi intorno amici che potessero dire "ma quanto sei bravo/a, buono/a, bello/a". Basta con queste stronzate”.
Conclude Claudio Sperandio con una sorta di confessione sull'incapacità del Movimento: “Evidentemente non siamo ancora pronti per esprimere una classe dirigente capace, nè i prodromi della democrazia partecipata. Il fatto è che non c'è più tempo, perché il Paese è quasi in totale fallimento ovunque. Diventeremo una colonia...di chi, lo scopriremo solo vivendo”.
Infine, Francesco Sanvitto mette una pietra tombale nel rapporto tra la Raggi e gli attivisti dei tavoli del Movimento: “Il problema non é Marra, sono l'assoluta incompetenza ed incapacità gestionale accoppiate alla superbia ed al disprezzo dei militanti capaci che sono stati esclusi dal dare consigli anche se conoscono l'amministrazione da decenni.... E certamente non erano i vari Vignaroli, Lombardi o Taverna che potevano dare consigli od imposizioni come hanno dato... Non sono quattro "nomi" magici che permettono di gestire una città con 30.000 dipendenti il M5S ha occupato i "posti" e sta continuando, ad immaginare che le posizioni risolvano i prblemi..... Senza una chiara linea politica in ogni settore e senza la minima capacità di parlare a chi lavora nell' amministrazione dando chiare direttive non si va da nessuna parte e saremo sempre ostaggio dei piu' furbi ed oggi neppure ci si accorge che chi sta criticando lo fa solo per sfruttare una debolezza e portare avanti piccoli interessi personali.... Marra é la cartina tornasole di un sistema di pensiero sbagliato che vale per tutti, ma l'indice dello scacco é che al 10% della legislatura non si é fatto assolutamente nulla ed i bravi dirigenti e dipendenti, che erano stati emarginati dalle passate amministrazioni perché capaci ed onesti, sono spaventati e non si sono avvicinati per collaborare per il semplice motivo che abbiamo dimostrato solo incapacità se non un maldestro copiare le procedure delle passate amministrazioni”.
Addio Virginia, quel poco di feeling che sopravviva è finito.