Roma
La Camera di Commercio contro la Raggi, Tagliavanti: “Comune non collabora”
L'ente di tutela alle aziende esige un rilancio della Capitale
La stoccata del Presidente della Camera di Commercio alla giunta Raggi.
“La Camera di Commercio è pronta a fare la sua parte affiancandosi a tutte le istituzioni, a partire dalla Regione Lazio, ma anche il Comune di Roma. Con alcuni enti è più facile, con altri meno”. Non è difficile indovinare a quale dei due enti si riferisca il Presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti, quando accenna alla poca disponibilità al dialogo. Se, infatti, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti è presente al suo discorso al Consiglio, il sindaco Virginia Raggi manca all'appello. Un motivo in più, forse, per lanciare frecciate molto dure alla mala gestione della Capitale: “Roma è molto debole rispetto alle sue enormi potenzialità, si trova in posizione marginale. Fa notizia una grande impresa che chiude, ma sono peggio gli investimenti che non riusciamo ad attrarre". Sembra giustificare le aziende come Mediaset, Sky e ultima in termini cronologici Consodata SpA che hanno scelto di spostare la propria sede centrale al nord Italia. “Molte aziende si stanno riposizionando, lasciando Roma che non gode di buona immagine”.
Tagliavanti sottolinea come le istituzioni tra cui il prefetto si siano già mosse per rispondere alle esigenze delle aziende, ma non il primo cittadino di Roma. “Noi vogliamo il sindaco per fare sentire la nostra voce del sistema economico", dichiara.
Il Presidente della Camera di Commercio descrive una posizione di stallo in cui la città si sarebbe trovata a causa di scelte malriuscite e lo fa durante l'incontro del Consiglio per fare il punto sulle iniziative messe in campo a sostegno del tessuto produttivo locale. “Roma deve tornare a essere un elemento di traino. Essere la Capitale non è una onorificenza ma una responsabilità”, rincara la dose, sottolineando come altre capitali europee siano state il trampolino di lancio per programmi di sviluppo che hanno interessato territori più estesi di una singola città. Per Roma, secondo Tagliavanti, è successo l'esatto opposto. Risultati economici scarsi e addirittura inferiori al resto del Paese e questo da 6 anni a questa parte: “Dal 2011 siamo stati colpiti duramente perché la crisi ha impattato su tre pilastri: è crollata la domanda interna, con i consumi spostati su canali digitali e su una offerta commerciale nuova; la contrazione della spesa pubblica, con importanti vincoli di bilancio da parte di tutte le istituzioni”. Fino al 2007 l'area romana cresceva più della media nazionale, sottolinea però e parla di una situazione che sembra sul punto di sbloccarsi: “Dal 2014 ci sono segnali di miglioramento ma i valori pre-crisi sono molto lontani. L'auspicio è che i recenti dati positivi dell'Istat si consolidino in un percorso di crescita strutturale", conclude.
Il contesto in cui nasce e cresce un'impresa sembra essere l'elemento più importante per il Presidente della Camera di Commercio: “Una forte impresa in un cattivo contesto non funziona, mentre una impresa normale in un buon contesto fa successo”.