Roma

La Caritas di Roma contro il matrimonio tra Figc e la “regina” dell'azzardo

Monsignor Feroci, direttore della Caritas di Roma si scaglia contro l'accordo

La “regina” delle scommesse e dei giochi d'azzardo sponsor della Nazionale di calcio Italiana: un “accordo indegno” secondo la Caritas di Roma, che si scaglia contro l'accordo siglato tra Federazione italiana gioco calcio e Intralot, del gruppo Gamenet, concessionario di Stato per scommesse, slot e vlt.
“Sarà ancora più difficile entrare nelle classi, guardare in faccia gli studenti, migliaia ogni anno, e parlare loro di come l'azzardo riduca le famiglie in povertà. Sarà ancora più difficile parlare di valori come impegno, dedizione, lavoro, studio e onestà, in contrasto con la società del "tutto e subito", delle scorciatoie, del "tutto mi è dovuto"», commenta così monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma.
“Il mondo dello sport, ce lo ha ricordato proprio ieri papa Francesco incontrando gli sportivi a San Pietro, è un'agenzia educativa di primaria importanza”, dice monsignor Feroci. “E i campioni, gli atleti professionisti, sono modelli a cui i giovani guardano. Da tempo, soprattutto nel mondo del calcio, lo stile di vita che viene proposto è diseducativo e, qualche volta, criminale. La Nazionale ha sempre rappresentato un punto fermo, un'isola che ha saputo unire il paese anche nelle avversità, campioni che vestendo l'azzurro erano capaci di portare gioia e rendere orgogliosi tutti gli italiani. L'accordo siglato dalla Federcalcio rappresenta una macchia che certamente non fermerà il nostro lavoro, ma che rende indegni coloro che lo hanno sottoscritto e inguardabile questa squadra”.
Dalla Figc arriva un chiarimento: "Nessuno sponsor sulla maglia azzurra. E' bene chiarire che accordi di questo tipo non prevedono alcun logo sulla maglia, che rimane del tutto pulita (come da regole Fifa), e neppure sulle tute. L'immagine che si vede in giro è solo una photo opportunity, un dono di tipo personale come quelli fatti tante volte a sponsor, politici, appassionati e giornalisti".