La centralina che fa impazzire i pullman.Mercedes e Fiat bocciano il telepass
Due guasti denunciano i problemi di installazione del sistema di Autostrade Tech che controlla i bus turistici nella ztl
Il Telepass del Comune di Roma è un "rischio" per la sicurezza dei bus turistici. A stabilire che le unità di bordo con le quali l'agenzia per la Mobilità tiene sotto osservazioni gli spostamenti dei pullman all'interno della Ztl sono potenzialmente rischiosi, sono due produttori dei mezzi: la tedesca Mercedes e l'italiana Iveco, ma anche il Ministero dei Trasporti.
LA STORIA. Per ben due volte la società Sit, un'impresa romana che da anni gestisce una flotta importante di bus, si ritrova con due mezzi bloccati in mezzo alla strada. La centralina è andata in tilt e le porte sono bloccate: non si scende e non si sale, e solo dopo una serie di manovre di emergenza, l'autista riesce a liberare i passeggeri, "riprotetti" su un mezzo di scorta. Così i due bus vengono spediti nelle officine dei produttori e qui arriva la sorpresa oltre al conto salato: il dispositivo di bordo che permette all'Agenzia della Mobilità di controllare il mezzo è stato installato male e questo ha pregiudicato l'efficienza del mezzo e la sicurezza dei passeggeri. Lo mettono nero su bianco la Romana Diesel che ripara un Iveco Magelis e la Omniplus che ricostruisce la genesi del guasto che ha invece bloccato un Mercedes. A questo si aggiunge una nota della Evobus, il concessionario italiano di Setra e Mercedes, che avverte la Sit dei pericoli che potrebbero venire da una non "corretta installazione" dell'unità di bordo dell'Agenzia per la Mobilità.
IL RUOLO DI AUTOSTRADE. Sin dal primo progetto dei varchi elettronici (1998) il Comune di Roma ha scelto come partner tecnologico la Società Autostrade che ora gestisce la parte tecnica con la controllata Autostrade Tech. Il regolamento comunale stabilisce che i pullman che richiedono l'unità di bordo per il controllo (e che quindi hanno diritto a uno sconto sulla tariffa d'accesso nella ztl) debbano fare richiesta all'Agenzia e poi chiedere al call center di Autostrade Tech, l'indirizzo dell'installatore. E qui l'intera procedura sembra mostrare i suoi limiti.
Secondo i documenti che affaritaliani.it pubblica in allegato al testo, i due "incidenti" occorsi ai due mezzi sarebbe stati causati da un'errata installazione della centralina "comunale" che viene "agganciata" al cronotachigrafo, allo strumento, cioè, con il quale vengono controllare i tempi di guida di ciascun autista, la percorrenza e il grafico della velocità.
Ed è lo stesso ministero dei Trasporti a scrivere chiaramente: "Si fa presente che l'installazione di dispositivi elettrici/elettronici.. deve avvenire necessariamente secondo le indicazioni dei costruttori e qualora possano interferire con le caratteristiche costruttive o funzionali... il veicolo deve essere anche sottoposto a visita e prova dal parte della Motorizzazione".
Insomma, c'è il rischio che tutti i pullman turistici (1300) che utilizzano l'unità di bordo debbano mettersi in fila per una visita tecnica. E i turisti rimarrebbero a piedi.
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