Roma
La città non dimentica: ecco le aree verdi per Cesaroni, Liedholm e Lenzini
A Simonetta Cesaroni, Nils Liedholm e Umberto Lenzini saranno intitolate tre aree verdi
Nel ricordo di quanto hanno rappresentato e continuano a rappresentare per la storia della città, alle figure di Simonetta Cesaroni, Nils Liedholm e Umberto Lenzini saranno intitolate tre aree verdi della città.
Saranno i giardini di piazza Monte Grappa, nel quartiere della Vittoria, a prendere il nome di Simonetta Cesaroni, il cui omicidio nel 1990 resta ancora una ferita aperta per la città e il quale tutt'oggi resta senza colpevoli ufficiali. Ad Umberto Lenzini, il presidente della S.s.Lazio campione d'Italia nel 1974, sarà intitolato invece il parco pubblico di via Gregorio XI, una figura che, segnando un importante capitolo nella storia sportiva, si accosta all'allenatore dell'A.s.Roma Nils Liedholm, che portò la squadra giallorossa alla vittoria dello scudetto nel 1983, e al quale saranno dedicati i giardini di via Gustavo d'Arpe, a Trigoria. Per le intitolazioni è stato dato il via libera alla delibera dalla Giunta capitolina, così come decio dalla Commissione Consultiva di Toponomastica, presieduta da Miguel Gotor.
Gotor, “Tre figure di forte impatto nella storia recente della nostra città”
“Le nuove intitolazioni di aree pubbliche della Capitale che la Giunta ha approvato oggi – ha dichiarato l’assessore Gotor – sono quelle di tre figure che, in modo molto diverso, hanno avuto un forte impatto nella storia recente della nostra città. A partire da quella di Simonetta Cesaroni, la cui morte violenta a tutt’oggi ufficialmente senza colpevoli ha durevolmente segnato la memoria dei cittadini romani. La decisione di intitolare a Nils Liedholm e a Umberto Lenzini due aree verdi – ha aggiunto – vuole invece essere il riconoscimento dell’importanza per la storia sportiva capitolina di due figure che portarono a grandi successi le due squadre di calcio della Capitale: il primo come allenatore della Roma del 1983 e il secondo come presidente della Lazio del 1974”.