Roma
“La confessione” di un prete gay a Roma, la storia vera arriva a teatro
“La confessione” con Alfredo Traversa in scena al Teatro Manhattan di Roma dal 15 al 17 novembre
“La confessione”, in scena dal 15 al 17 novembre al Teatro Manhattan al Rione Monti, è al momento l’unico spettacolo in Italia che porta in scena la vera storia di un sacerdote gay che vive a Roma. Lo spettacolo, di e con Alfredo Traversa, è l'adattamento teatrale dell'omonimo libro del giornalista e vaticanista Marco Politi.
“Ho cercato lo scrittore e giornalista Marco Politi per anni – dice Alfredo Traversa – perché volevo comprendere quello che lo scrittore Vincenzo Cerami aveva già scritto sul conto del sacerdote nella prefazione al libro di Politi ('E’ il viaggio di un’anima alta, messa a dura prova da un destino difficile. Chi parla è una persona speciale, vera e vivente. La sua voce è di un uomo disarmante e sincero fin quasi alla spudoratezza, ma ferma nel suo desiderio di assoluzione e di vita' V. Cerami)”.
Sinossi
Un prete si scopre gay. Di lui non sappiamo apparentemente nulla. Nè nome né città di origine. Ma quando la sua confessione inizia a prendere corpo è come se lo conoscessimo da sempre. Dall'ingresso in seminario a soli 12 anni, per via di una sorta di folgorazione mistica, alla sua attrazione, inizialmente soffocata, per altri uomini, sino al contatto fisico con loro, che lo porta a vivere la sua sessualità fra tormento ed estasi. Ciò che dilania interiormente questo sacerdote è infatti il continuo chiedersi perché fra spirito e carne, tra desiderio di terreno e di divino, non possa esservi una conciliazione. "Cristo dove sei? Fatti vedere. Mi vuoi?...ancora?" si chiede. Poco importa chi sia e da dove venga l'uomo che ci parla dalla scena. Perché di un uomo prima che di un sacerdote si tratta. E la storia che ci racconta è la sua, ma è anche quella di tanti altri personaggi di chiesa che vivono lo stesso dramma. Un uomo solo in mezzo a tanti altri uomini soli. Costretti ad essere silenti a causa della tonaca che indossano. In questa proposta unica in Italia una delle cose sbalorditive è che mentre il nostro uomo parla sulla scena, in giro, per Roma vi è il sacerdote che ha rilasciato "La Confessione". Un teatro quindi con una forte connotazione di impegno civile che parla del contemporaneo. Come già scritto da Vincenzo Cerami sul testo " E' il viaggio dentro un'anima alta, messa a dura prova da un destino difficile. La voce è di una persona disarmante e sincera fin quasi alla spudoratezza, ma ferma nel suo desiderio di assoluzione e di vita".