Roma
La fiction Rai scommette sugli anni '50. L'8 dicembre italiani davanti alla tv
Liberamente ispirata all’opera di Emile Zola Al debutta su Rai1 da martedì 8 dicembre, la nuova serie "Il Paradiso delle signore" che racconta i sogni e le speranze di un’Italia che si sta lasciando alle spalle il pesante strascico della guerra. Il nostro racconto parte nel marzo 1956 e segue la nascita di quello che è passato alla storia come un vero e proprio miracolo: società, economia, comportamenti e i modelli di vita: tutto cambia in pochi anni.
Attraverso la vita, i sogni, i sentimenti, le gioie e le delusioni di chi lo ha reso possibile, "Il Paradiso delle Signore" racconta un’epoca raccontando la storia di un grande magazzino, un luogo magico dove i desideri diventano possibili, dove il ‘bello’ è alla portata di tutti, dove coloro che sanno essere intraprendenti sono baciati dalla fortuna e il coraggio diventa il volano per imprese moderne e all’avanguardia.
Ne Il Paradiso delle Signore lavorano soprattutto donne. Sono giovani, belle, affabili, sorridenti, in- vidiate dalle altre donne e ammirate dagli uomini, emanano un fascino nuovo. Per loro l’impiego come commesse è una conquista, ma anche un ulteriore trampolino per arrivare a raggiungere i propri sogni. Una commessa in particolare si staglia sulle altre: Teresa Iorio, una bellezza del sud, piena di vitalità e di fiducia, sfuggita caparbiamente a un matrimonio che non ha accettato, capace di vivere intensamente i sentimenti e di affrontare con determinazione le difficoltà.
Il Paradiso delle Signore non è solo un centro di attività commerciali ma diventa il palcoscenico in cui si svolgono le vite di chi lo frequenta. Delle “Veneri”, come vengono chiamate le commesse, ma anche di tutto il personale, dagli umili ma orgogliosi magazzinieri, passando ai brillanti pubblicitari, simbolo di avanguardia in anni fondamentali per la nascita della grafica e del design, anni in cui il talento italiano è investito da uno spirito nuovo che si sviluppa parallelamente ai crescenti consumi di massa e ai nuovi mezzi di comunicazione, come la televisione. È in questo reparto che con successo vengono individuate le nuove strategie per presentare e vendere quei prodotti di largo consumo che sono il frutto della creatività italiana e che permetteranno di inserire il nostro paese all’interno di un panorama internazionale. A dirigerlo è Vittorio, lo sfrenato e brillante art director del “Paradiso”, lui stesso incarnazione dell’immagine seducente che vuole veicolare attraverso le sue scelte artistiche. Storie di un passato che sembra lontanissimo eppure è ancora incredibilmente attuale.