Roma
“La giustizia massonica vale più della Repubblica”. Scontro al Grande Oriente
Esclusivo. Il 20 luglio il Gran Maestro Bisi con una circolare sostiene la prevalenza del tribunale massonico. "La replica: "Calpestata la Costituzione"
C’è aria di tempesta ai vertici del Grande Oriente d’Italia. Sul colle romano del Gianicolo, in quel di villa del Vascello dove ha sede la gran maestranza della maggiore organizzazione massonica italiana, era dai tempi della Repubblica Romana nel 1849 che non si registravano scontri. Ora invece una vera guerra civile, per fortuna non combattuta a schioppettate ma a colpi di carte, sta vedendo scontrarsi il gran maestro Stefano Bisi e il Gran Maestro aggiunto Claudio Bonvecchio.
Al momento lo scontro sembra vedere vincitore Bisi che dai primi di agosto ha sospeso da ogni funzione con decreto massonico Bonvecchio. La diatriba tra Bisi, che di professione fa il giornalista, e Bonvecchio che è stato professore di Scienze politiche all’Università di Trieste, ha aspetti che potrebbero scatenare l’occhiuto interesse di qualche Procura. Bonvecchio con un suo appello a Bisi 23 luglio ha supplicato il gran maestro di sospendere una circolare del 20 luglio firmata dal gran segretario del Grande Oriente in cui si afferma, secondo quanto riportato da Bonvecchio, la prevalenza della giustizia interna del Grande Oriente (si spera per i soli massoni) su quella della Repubblica Italiana.
Il gran maestro aggiunto: "Calpestata la Costituzione"
Secondo il professore nella circolare vi si possono ravvisare la violazione della stessa Costituzione della nostra Repubblica, le leggi dello Stato alle cui istituzioni i massoni giurano fedeltà e rispetto.
Intanto Bonvecchio era stato fatto oggetto di una “tavola di accusa” (atto che deferisce un massone al tribunale interno) per aver difeso il noto fratello massone l’avvocato Antonino Salone, sanzionato dal tribunale interno del Goi per aver espresso opinioni su fatti esterni al Grande Oriente d’Italia.
Dal primo agosto è stato sospeso
Bonvecchio, con una sua lettera, si è rifiutato di soggiacere al processo massonico che si è svolto il 29 luglio. Conclusione Bisi lo ha castigato con il decreto del primo agosto che sospende il professore. Sottovoce un “Fratello” di Roma che, con l'aria che tira chiede la massima riservatezza, ci confessa: “Era dai tempi della Loggia Propaganda 2, la P2, che lo scontro all’interno del Goi non raggiungeva livelli così alti. Speriamo non intervenga la procura della Repubblica”.
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