Salvini litiga con Fratelli d'Italia e sfida Berlusconi: "Pivetti alle primarie"
“Sono nel panico, non corro al Campidoglio”. Rita Dalla Chiesa rinuncia alla candidatura proposta da Giorgia Meloni ma non si ferma il terremoto politico che ha finito con il fare implodere il centrodestra. Veti incrociati sui nomi e liti a mezzo stampa suggellano il mercoledì nero che va in scena proprio mentre nella sede del Pd Lazio i 5 candidati del centrosinistra presentano migliaia di firme a sostegno delle candidature alle primarie.
Proprio sul modalità di scelta di un candidato per il Campidoglio capace di rappresentare un centrodestra unitario, dato vincente secondo i sondaggi, litigano le diverse anime. L'autocandidatura di Francesco Storace non ha trovato il sostegno degli alleati, con Forza Italia che anche oggi ha bocciato l'ipotesi di far scegliere ai cittadini il candidato adatto a sfidare Giachetti e soci. L’ex ministro Claudio Scajola ha incoraggiato il candidato “civico” Alfio Marchini a chiedere un confronto in primarie libere “con il patto indissolubile che i perdenti supportino il vincente senza se e senza ma”. Una soluzione tuttavia scartata dal compagno di partito Maurizio Gasparri come da Daniela Santanché: “Non ci serve scimmiottare il Centrosinistra”.
Se il nodo primarie fa litigare, c'è aria di rottura anche sulla scelta di un candidato unico. Così Fratelli d'Italia ha candidato prima il deputato Fabio Rampelli, lasciandolo poi nell'imbarazzo di doversi difendere in diretta tv dopo l'annuncio del nome di Rita dalla Chiesa, proposta arrivata proprio dal presidente del partito erede di Alleanza Nazionale. Il passo di Giorgia Meloni ha suscitato anche la rabbia del leader della Lega Nord Matteo Salvini che non parteciperà al previsto incontro fissato da Silvio Berlusconi per definire le candidature del centrodestra alle prossime amministrative: "Roma non merita questo balletto, se il nome non si trova intorno al tavolo si facciano le primarie" poi rilancia il suo endorsment per Irene Pivetti. "Non la vedevo da 15 anni ma mi piace come ipotesi e come candidatura. Vive e lavora a Roma da 15 anni, conosce l'amministrazione"
Lo strappo tra Lega e Fratelli d'Italia potrebbe essere ricomposto qualora ritorni in auge il nome dell'ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che superato l'empasse per problemi personali che sembrano superati, ha fatto sapere a Silvio Berlusconi di essere disponibile a caricarsi sulle spalle i problemi del centrodestra per una forte candidatura al Campidoglio.
Mentre Maurizio Gasparri richiede serietà tuittando un laconico “Carnevale è finito” arriva l'annuncio della discesa in campo anche del collega senatore forzista Francesco Aracri che pone come condiziona alla sua candidatura l'indizione di primarie del centrodestra: “Con le giuste regole sarebbero un formidabile momento di confronto ed aggiungo che se il partito ed il Presidente Berlusconi le mettessero in agenda non avrei dubbi ed accetterei la competizione democratica con chiunque candidandomi. Ne ho piene le scatole di questa tiritera dei candidati di qualità provenienti dalla società civile”.
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