Roma
La Lega si sfila, Bertolaso traballa. Salvini: "Basta rom e Rutelli"
"Le tre forze del Centrodestra, Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, hanno indicato Guido Bertolaso come loro candidato a sindaco di Roma". Ci prova con un comunicato Silvio Berlusconi a ricucire lo strappo nel centrodestra convinto che l'ex capo della Protezione Civile "sia l'unico professionista in circolazione capace di rimettere in sesto la Capitale".
La nota diramata dopo aver visto sfumare il chiarimento organizzato da Berlusconi a Palazzo Grazioli con Matteo Salvini e Giorgia Meloni. La presidente di Fratelli d'Italia aveva infatti fatto sapere di voler disertare la colazione di lavoro, durante la quale il triumvirato avrebbe dovuto definire tutte le liste per le prossime amministrative e far rientrare lo strappo di Salvini.
Quello che doveva essere un triumvirato per rimodellare una città in piena emergenza già vacilla. Potenza della politica e delle singole posizioni e del potere di interdizione che non trova corrispondente nel peso elettorale, ma la Lega Nord fa traballare la candidatura di Guido Bertolaso, sindaco di Roma per il centrodestra.
Spiega il leader del Carroccio a proposito delle dichiarazioni del medico ed ex Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso sui rom: "Come partenza non è il massimo. Ma io sono solito ascoltare la gente. Non prendo nulla a scatola chiusa, quindi ascolterò i cittadini romani e deciderò. Certo, la dichiarazione sui rom categoria vessata, sull'amicizia con Rutelli e sul Pd non è una buona partenza - sottolinea il leader della Lega - sono parole che mi aspetto da Vendola, non dal candidato del centrodestra". E a chi gli chiede se, quindi, la Lega fa marci indietro su Bertolaso, replica: "La partita è ancora aperta, come tutte le partite. Bertolaso è il candidato proposto dagli alleati e lo accettiamo come indicazione, ma tra il dire sì e le elezioni c'è di mezzo prima il parere dei cittadini romani e vedrò quello che diranno i romani e su quello inciderà la mia decisione finale", conclude Salvini.
Partito con tre piedi ben saldi, Bertolaso si ritrova dopo pochi giorni con una manovra "a sfilare" e così è costretto ad attendere l'incontro al Palazzo Grazioli, durante il quale Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni proveranno a dare maggiori sicurezze a Matteo Salvini, soprattutto sul nodo ancora conteso: le candidature di Novara, ultima città nella quale l'accordo nazionale non sarebbe concluso. E così, secondo i bene informati, salvini avrebbe approfittato della vincenda dei roma di tre giorni fa per alzare la posta con la Meloni e Berlusconi".E che il vento nel centrodestra non sia quello dei migliori Salvini lo conferma in tv. Su La7 a Coffee Break, il leader della Lega svela la sua prima passione per Marchini: "Perché no, se non ci fosse stato il veto di Fratelli d'Italia".
"Nessuna divergenza con Salvini", con il quale anzi "ci siamo sentiti al telefono e ci incontreremo nei prossimi giorni". Guido Bertolaso, candidato del centrodestra alle comunali, prova a smorzare i toni dopo la "bomba" lanciata dal leader leghista, che ha fatto intendere di non aver dato l'ok definitivo alla sua candidatura a sindaco, provocando l'immediata reazione di Giorgia Meloni che ha fatto annullare il vertice previsto a Palazzo Grazioli oggi a pranzo con Berlusconi. Bertolaso comunque, secondo quanto si è appreso dal suo entourage, è determinato ad andare avanti: "Siamo uniti e determinati faremo vedere a chi è perplesso che siamo pronti a vincere", è il pensiero dell'ex capo della Protezione civile.
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