Roma
La musica attraverso percorsi contemporanei: il maestro Colone in concerto
Il chitarrista Angelo Colone in concerto a Roma sabato 6 aprile all'Auditorium S.S. Apostoli
Angelo Colone, chitarrista di spicco nel panorama musicale italiano come interprete di autori contemporanei, suonerà a Roma sabato 6 aprile 2019 all'Auditorium S.S. Apostoli, alle ore 19, in un concerto dal tema “Percorsi Contemporanei”.
Allievo di Alirio Diaz e di Angelo Gilardino, Angelo Colone porta nelle sue interpretazioni l’energia della musica venezuelana e il garbo posato di ascendenza italiana. In programma musiche di Piazzolla, Rodrigo, Pärt, Arnold, Battisti D’Amario e la première di Kevin Swierkosz-Lenart.
Maestro, nei suoi recital spessissimo c’è lo spazio per una première, come mai questa scelta?
“I miei interessi sono orientati verso la musica contemporanea e per questo ho fondato, insieme ad altri miei colleghi, il Consorzio Liberi Musicisti, con l’obiettivo di farla conoscere e divulgarla presso il pubblico. Ecco allora la scelta delle première, nella maggior parte dei casi opere di giovani compositori, che suoniamo con l’intento di diffondere le novità del nostro panorama musicale, cercando di superare quell’accademismo che, dalla metà del Novecento fino ad oggi, si è dimostrato un vero e proprio freno all’inedito. Noi riteniamo che tra i giovani ci siano compositori molto bravi, con notevoli doti e ottime intuizioni musicali, che dovrebbero poter emergere. Ecco perché cerchiamo di essere per loro una sorta di veicolo per farli conoscere dal pubblico.”
Chi è l’autore della prima esecuzione che suonerà nel concerto del 6 aprile?
“Si tratta di Kevin Swierkosz-Lenart, uno psichiatra italo-francese che vive e lavora attualmente in Svizzera. Diplomato in Chitarra Classica presso il conservatorio "S. Cecilia" di Roma, dal 2017 studia composizione con i Maestri Angelo Gilardino e Dušan Bogdanović. L’opera che andrò a suonare è una fantasia per chitarra, dal titolo Jeux d’Enfants, scritta con vera perizia, capace di coniugare tecnica e inventività. Il brano è espressione di una maturità compositiva notevole, un lavoro veramente di pregio per un compositore esordiente.“
Quali sono gli altri autori in programma?
“I nostri recital (uso il plurale perché lavoro sempre con i Maestri Alessandro Annunziata, Pier Paolo Iacopini e Francesco Del Fra) sono composti in modo tale che ci siano solo composizioni molto recenti, che non vadano mai indietro nel tempo oltre gli anni sessanta, o al massimo gli anni cinquanta. In questo concerto la musica più datata che andrò ad eseguire è quella di Rodrigo, poi ci sono due brani di Piazzolla, particolarmente interessanti perché appartengono alla silloge che scrisse nel 1981. Seguono poi due composizioni di Arvo Pärt, un autore contemporaneo di grandissimo successo, che ha riservato una particolare attenzione al mondo religioso. Nella seconda parte del concerto suonerò, affiancato da un quartetto d'archi, la celebre Serenade di Malcolm Arnold, compositore famoso per le sue colonne sonore, rimaste nella storia del cinema e un quintetto classico di Battisti D’Amario, in tre movimenti.”
Quali sono i suoi prossimi progetti discografici?
“Sto terminando un progetto discografico che mi ha impegnato a lungo, per l'etichetta Brilliant Classics, che prevede la pubblicazione dell'opera completa di Federico Moreno Torroba. Pubblicherò oltre ottanta titoli, in cinque CD che dovrebbero uscire a novembre 2019. Si tratta di un lavoro durato circa tre anni e mezzo. Volevo poi precisare che il Consorzio Liberi Musicisti ha preso il via solo tre anni fa, abbiamo quindi uno storico di tre sole stagioni concertistiche, e abbiamo intenzione di dar vita a breve a dei progetti discografici che includano anche le registrazioni delle opere prime presentate nei nostri recital.”
Dove sarà possibile ascoltarla dopo il concerto del 6 aprile?
“Suonerò in diversi concerti nella prossima stagione estiva. Le date più vicine sono a Mantova il prossimo 30 e 31 maggio.”
Un’ultima domanda Maestro. Lei svolge anche la professione di insegnante di musica nelle scuole, qual è il rapporto delle nuove generazioni con la musica?
“Vorrei darle una risposta che trasmetta ottimismo, ma ho la convinzione che in tal modo non renderei un buon servizio alla società e al futuro dei ragazzi. Ciò che constato ogni giorno è l’interesse sempre minore, nelle giovani generazioni, per la cultura. Lavoro in una scuola media, amo il contatto con i ragazzi e insegno con molta dedizione. Per questo mi fa ancor più male vedere quanto la situazione sia grave. Se facciamo finta di non dircelo, optiamo per una remissiva indifferenza rispetto al progressivo avvento di un nichilismo assoluto. La cultura è ormai tra gli ultimi interessi della società e dei giovani, tanto che tentare oggi quell’opera di alfabetizzazione emotiva, da sempre perpetrata attraverso l’educazione degli alunni all'arte e alla bellezza, è diventato quasi impossibile. Per questo ritengo che la divulgazione artistica sia al giorno d’oggi un’azione essenziale, dalla cui riuscita dipende in parte il futuro a cui ci prepariamo.“