Roma

La principessa va in pensione e si vende l'isola perla di Bolsena a 5 milioni

L'isola Bisentina venduta alla Fondazione Rovati per 5 mln di euro

Il dado è ufficialmente tratto: l'isola Bisentina, la più grande e affascinante del lago di Bolsena è stata venduta.

 

I nipoti della principessa Maria Angelica del Drago e di suo fratello, principe Giovanni, hanno ceduto per 5 milioni di euro il gioiello naturalistico alla Fondazione Luigi Rovati, nota per aver fondato la casa farmaceutica Rottapharm.
La notizia di un possibile acquisto era iniziata a circolare lo scorso mese di marzo. La famiglia del Drago è originaria di Bolsena ed è proprietaria dell'isola fin dal 1800. Ma La principessa, ormai anziana, che in passato spesso soggiornava sull'isola, nella sua residenza non si vede più da parecchio tempo e il fazzoletto verde triangolare di 17 ettari è andato incontro negli ultimi quindici anni ad un progressivo degrado.
Alle iniziali voci sulle trattative per l'acquisto, seguirono iniziative da parte dei comuni del lago di Bolsena volte a sondare un eventuale interesse pubblico all'acquisto con il Ministero dei beni culturali e la Regione Lazio, che però non hanno avuto esito positivo.

Ora arriva la conferma del passaggio di proprietà alla fondazione intitolata a Luigi Rovati, medico, ricercatore e imprenditore farmaceutico, da sempre impegnato in ambito culturale.

La Fondazione ha recentemente acquisito il Museo di arte etrusca e sta realizzando a Milano una straordinaria collezione di oltre 700 reperti, tra vasi e impasti i etruschi, della Collezione Cottier-Angeli, considerata dagli esperti la più completa raccolta di vasi del periodo arcaico. La collezione è stata acquisita nel 2016 in Svizzera ed è rientrata in Italia grazie a un accordo con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e alla collaborazione con le Soprintendenze e i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

L'isola Bisentina è da sempre considerato un luogo quasi magico, caratterizzato da una natura quasi incontaminata che conta oltre duecento specie spontanee e animali selvatici, da reperti archeologici di grande interesse e avvolto da leggende. Secondo uno dei tanti racconti, ’isola Bisentina sarebbe il passaggio italiano per il regno di "Agarthi", dal sanscrito "l’inaccessibile". Agarthi (o Agartha) è un regno leggendario, collocato al centro del pianeta e derivato dalla teoria della "terra cava", popolato da una civiltà evoluta, pacifica, moralmente retta, forse già a contatto con entità aliene.

Di molto più reale c'è l'imponente cupola realizzata da Vignola della chiesa dei Santi Giacomo e Cristiforo, visibile e riconoscibile da lontano.

La conferma dell'acquisto dell'isola Bisentina da parte della fondazione Rovati è stata accolta con entusiasmo dal Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia, impegnato, insieme ad altre associazioni e istituzioni locali, nel percorso di costruzione del Contratto di bacino del Lago di Bolsena, uno strumento di programmazione territoriale con cui la Regione Lazio intende promuovere forme di programmazione negoziata ai fini della riqualificazione ambientale dei bacini idrografici secondo i principi comunitari di partecipazione democratica alle decisioni.
L’auspicio è dunque che la nuova proprietà voglia investire passione, energie e risorse economiche per salvaguardare e recuperare un bene culturale ed ambientale di straordinario valore, acquisendo piena consapevolezza del suo rilievo per l’identità storico-culturale delle comunità che abitano il territorio del lago di Bolsena.