Roma
La rabbia dei balneari esplode a Roma. “Il Governo ci ha preso a schiaffi”
La norma "galeotta" che prevede l'indennizzo per le concessioni sugli ammortamenti fa esplodere l'ira dei sindacati
Rabbia per una modifica galeotta alla bozza di legge sulle concessioni balneari e paura che la guerra in Ucraina possa compromettere ancor prima che inizi la stagione turistica 20220: per questo domani giovedì 11, i sindacati dei Balneari occuperanno piazza Santi Apostoli al grido di “Tutti a Roma”.
Dopo aver digerito la Bolkestein e l'addio alle concessioni per l'eternità, i sindacati Sub-Confcommercio e Fiba-Confesercenti non accetteranno mai la modifica alla “legge vergogna” che prevede l'assegnazione delle spiagge in concessione, calcolando l'indennizzo non sul “valore reale” delle aziende e quindi sui beni materiali e immateriali esistenti, ma sul mancato ammortamento degli investimenti realizzati nel corso del tempo. Insomma, bilanci all amano, le attività titolari delle concessioni saranno indennizzate solo ed esclusivamente sulle poste degli ammortamenti, indicate nei documenti contabili.
La bozza di legge che fa esplodere la protesta dei Balneari
Secondo le associazioni, a sorpresa, “Il Governo ha operato una piccola ma significativa modifica alla bozza di legge prima di trasmetterla al Parlamento: si tratta del riconoscimento dell’indennizzo ai concessionari uscenti, che non sarebbe più calcolato su tutti i “beni materiali e immateriali”, come prevedeva la prima versione del testo approvata all’unanimità dal Consiglio dei ministri, bensì solo sul “mancato ammortamento degli investimenti realizzati nel corso del rapporto concessorio e autorizzati dall’ente concedente”.
Per gli attuali titolari di stabilimenti balneari, che dovranno affrontare la riassegnazione delle concessioni tramite gare pubbliche in base a quanto imposto lo scorso novembre dal Consiglio di Stato, il rischio è insomma che, in caso di passaggio di mano del titolo, i nuovi gestori non saranno nemmeno tenuti a indennizzarli dell’intero valore di quelle che sono a tutti gli effetti imprese private, seppure situate su suolo pubblico.
Le minacce dei sindacati
Spiegano i presidenti di Sib-Confcommercio Antonio Capacchione e di Fiba-Confesercenti Maurizio Rustignoli motivando le ragioni della protesta: “La misura è colma! E adesso a Roma! A fronte dello schiaffo del governo, i balneari italiani si mobilitano. Gli organismi dirigenti del Sib-Confcommercio e della Fiba-Confesercenti hanno deciso di organizzare per il giorno 10 marzo alle ore 11 una manifestazione dei balneari a Roma in piazza Santi Apostoli. Tutte le organizzazioni territoriali di Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti si considerino mobilitate per la riuscita della più grande manifestazione dei balneari che la politica italiana ricordi. Il Governo ci ha schiaffeggiato ed è ora di reagire».