Roma
La Raggi come Mafalda: maldestra e sfortunata. Resisterà sino all'estate 2020
La cartomante dei vip Beatrice 241, stende le napoletane per il sindaco di Roma. Maldestra e sfortunata e prepara una sorpresa
di Beatrice 241 *
Virginia Raggi, sindaco di Roma, non è come Scarpia, il capo della polizia papalina della “Tosca”, perché “davanti a lui tremava tutta Roma”, mentre davanti a Virginia non si nascondono più neanche i topi.
Il sindaco della Capitale appare a volte maldestra o forse molto sfortunata, seppur tenacemente sicura che la strada scelta sia l’unica percorribili per ridare lustro alla città che governa. Pertanto procede, un po’ come la piccola Mafalda, l’eroina dei fumetti di Joaquín Lavado, che come è noto indagava la realtà senza mai riuscire veramente ad integrarsi e interagirci. Chi, se non le carte di Beatrice 241 possono svelarci dove si sta dirigendo realmente Virginia Raggi?
La prima cittadina di Roma è un cancro (18 luglio 1978) e questo la rende determinata sul lavoro, ma sempre in lotta con sé stessa, perché travolta da un passato che non riesce mai a chiudere in un cassetto e il presente che, mai e poi mai, è come vorrebbe. L’anno trascorso è stato impegnativo e, nonostante quello che continuano a dire i suoi concittadini, la Raggi mantiene la certezza di poter iniziare, a breve, a mostrare i frutti del suo lavoro. Ora vorrebbe, o meglio le mie napoletane mi dicono che sta pensando di intraprendere un’azione con cui possa sorprendere tutti. Le carte che continuano a scendere sul mio tavolino non mi chiariscono però di che cosa si tratta.
I semi che man mano si accostano, mi descrivono il prossimo periodo che vivrà, caratterizzato da momenti belli e momenti meno belli. In pratica, Virginia Raggi continua il suo giro sulle montagne russe dove, solo grazie alla velocità della fisica, dei momenti riuscirà a salire un po’ in alto per poi ripiombare a capofitto, in basso. Si divertirà? Non so, comunque non scende, almeno fino alla prossima estate, poi mi sembra di vedere un ostacolo, quasi invalicabile che forse potrà superare grazie ad una serie di coincidenze fortunate.
Le carte mi danno poi un messaggio chiaro: in tutta la situazione che si prospetta, la vera differenza sarà data proprio dall’azione della Raggi. Mai come ora, per il sindaco di Roma, sarà vero il detto: “Ognuno è artefice del proprio destino”. Deve tornare ad allineare testa e cuore per riprovare la sensazione di sentirsi pienamente padrona della sua vita perché, se continua a procedere per tentativi, si troverà nella congiuntura di essere sempre vittima dei suoi stessi errori, dimostrando di non saper imparare dalle esperienze del passato.
Escono poi le carte della creatività e dell’intuito, qualità che Virginia Raggi spesso non sfrutta fino in fondo, pur possedendole. E’ arrivato il momento di sfoderarle per affrontare le situazioni in maniera nuova, tanto da stupire l’avversario.
Ora, sindaco Raggi, quello che le carte suggeriscono è di stringere i denti e procedere con impegno e acutezza perché a volte, la sola determinazione non basta, altrimenti si rischia di “ballare da sola” fuori dal gruppo e dalla musica. Non è proprio il tempo di sbagliare strategia, ancor prima che per gli altri, per lei stessa sindaco, perché azioni con conseguenze negative incidono spesso sul suo spirito provocandole una sorta di collasso e, in quel momento, ogni criticità tende ad amplificarsi e a diventare ingestibile.
* Beatrice 241 è una donna fervente cattolica, appassionata di lettura delle carte - Beatrice 241 su FB