Roma

La ricetta della Marianna, l'alternativa laica per gli homeless della politica

La creatura nasce intorno alla leadership dell'ex segretario radicale Giovanni Negri

Debutto in società per la Marianna, la nuova creatura politica che si muove intorno alla  leadership dell'ex segretario radicale Giovanni Negri.
Il week-end politico appena trascorso è stato segnato non solo dal tentativo di Stefano Parisi di rianimare un centrodestra in debito di ossigeno o dalle rustiche invettive di Matteo Salvini sul pratone di Pontida. Sabato e domenica ha infatti debuttato la  “ragazza” spigliata, sorridente e anche un po' secchiona che si rivolge a tutti gli homeless della politica e a quanti la diaspora radicale, socialista, laica e liberale ha da tempo obbligato al disimpegno militante.
La sala del centro congressi Cavour ha registrato per due giorni un insolito pienone di cittadini che evidentemente sono ormai stufi di assistere in tv a dibattiti a colpi di invettive e sempre più poveri di idee. Il menu proposto dalla Marianna è stato in effetti abbondante, tanto ricco di riflessioni e confronti quanto povero di slogan e di ricette preconfezionate. Sono state avanzate proposte inedite e coraggiose in materia di previdenza e lavoro (Giuliano Cazzola ha spiegato perché e in che modo occorra riformare il sistema previdenziale non per gli attuali pensionati e pensionandi ma semmai per tutelare i ventenni di oggi, veri poveri di domani), di esercito nazionale del lavoro (un nuovo modello di patto e scambio reciproco tra Stato e cittadino che Beniamino Bonardi propone in alternativa alla logica statalista e pentastellata del reddito di cittadinanza) e anche della necessità di un vero e proprio choc fiscale per opporsi al declino economico del nostro Paese (a illustrarne le ragioni è stato Lorenzo Castellani, direttore scientifico della Fondazione Luigi Einaudi).

Una sessione a porte chiuse è stata dedicata alla politica estera e alla sicurezza: al microfono si sono alternate le analisi di relatori di assoluto prestigio: l'ex ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata, il generale Pasquale Preziosa (già Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica), Corrado Ocone (docente della Luiss e saggista), Tiberio Graziani (presidente dell'Istituto Alti Studi Geopolitica) e Giovanni Sallusti (direttore de Lintraprendente.it).
E' stato poi affrontato il tema della modernità e del cronico ritardo della politica nel comprendere la pervasiva rivoluzione tecnologica e culturale in atto. Ne hanno dibattuto a lungo – proponendo inediti spunti di riflessione - il filosofo Giovanni Salmeri, l'imprenditore israeliano Simone Botti, l'esperto internazionale di start-up Domenico Spinelli, il saggista Davide Giacalone e il deputato Pd Emanuele Fiano. A concludere i due giorni di lavoro è stato lo stesso Giovanni Negri, che ha già annunciato un prossimo appuntamento nel quale verranno illustrate le proposte della Marianna in tema di giustizia e al quale ha già assicurato la sua presenza il ministro Andrea Orlando. L'impressione è insomma che questa Marianna, seppur ancora giovanissima, dimostri già di avere le idee chiare e soprattutto di poter proporre idee alternative alla salottiera, asfittica e autoreferenziale politica italiana.