Roma
La sorte del sindaco Marino è nella cicoria. La pianta antimalocchio




Respinti gli attacchi di Renzi, stabilito che se Marino resta in sella chi rischia è direttamente il premier, il sindaco di Roma molto "pro tempore" cala l'arma segreta per garantirsi il posto: una bella pianta di cicoria contro il malocchio.
Se ne parlava da tempo in Campidoglio ma quella che sembrerebbe una boutade ha trovato più di una conferma: davanti alla sua stanza con vista sui Fori Imperiali, ben custodita in un vaso, trionferebbe una piantina di cicoria. Esatto, quella che cresce spontaneamente in quel poco di campagna romana sopravisssuta all'assalto dei palazzinari e che è entrata di diritto nella letteratura politico-gastronomica, grazie a Francesco Rutelli che la citò in piena assemblea di quello che una volta era il partito della Margherita: "Ho mangiato pane e cicoria per riportare a vincere il centrosinistra".
Non si sa se il sindaco Marino abbia la stessa passione di Rutelli per la cicoria, magari nelle versioni bollita o "ripassata in padella con l'aglio", invece i bene informati della segreteria sostengono che il sindaco abbia collocato le foglie in direzione della serratura della porta e che la curi personalmente innaffiandola "quanto basta", obbendendo alla leggenda che se non respinge il malocchio, almeno attira la vita.
La letteratura sulla pianta, sostiene che la cura sia un rito che risale alla notte dei tempi. Già cara al poeta Orazio che la cita nella Trentesima Ode (A me bastano, per nutrirmi, un po’ di olive, di cicoria e di malva fresca) in Romania è nota per una una leggenda secondo cui il Sole, rifiutato da una donna, la tramutò in cicoria obbligandola così a seguirlo tutto il giorno. Un po' come il girasole ma meno nobile. Tra gli erbolari si legge anche che chi troverà la piantina nella notte di San Giovanni e la coglierà con una lama d'oro, potrà aprire serrature, diventare invisibile e scoprire tesori. Oltre la leggenda l'unica certezza è che è indicate per dare sollievo a fegato e stomaco a patto che non si frigga nell'olio e nell'aglio come la tradizione romana vuole.
Effetto cicoria o no, il sindaco di Roma tira un piccolo sospiro di sollievo. Commissionato dalla trasmissione Agorà di Rai 3, un sondaggio realizzato da Ixè sostiene che il Pd con o senza Marino raccoglierebbe il 26 per cento dei voti, mentre al Cinque Stelle resterebbe il 16% dei consensi. Il sondaggio è stato effettuato il 17 giugno, esattamente nel momento più critico del sindaco, sotto attacco del Premier.
L'unico problema è che il sondaggio è stato effettuato su un campione nazionale e quindi non un focus sui romani e che la domanda era all'interno del questionario sulla situazione politica italiana. Forse una pianta di cicoria non basta, sarebbe opportuno passare almeno a due.
La Serracchiani: Deve inziare un percorso"
"Lo sforzo che deve fare il sindaco Marino è quello di iniziare un percorso di buona amministrazione che serve ai romani e a tutto il Paese". Lo ha detto il vicesegretario del Pd e presidente del Friuli-Venezia Giulia, Debora Serracchiani, riguardo la vicenda di Mafia capitale. "Credo anche che ci siano tutte le condizioni perchè si vada avanti - ha osservato - tenuto presente un principio fondamentale: essere onesti è la precondizione per amministrare, poi bisogna amministrare bene".