Roma
La super Rinascente fa flop: botte e spintoni al taglio del nastro
Gli organizzatori non avevano programmato la presenza dei cameraman
Botte, spintoni e insulti: l'inaugurazione della nuova Rinascente romana di via del Tritone non si è svolta nella maniera più classica ed elegante possibile. “Oggi siamo qui per inaugurare un grande departement store, è il primo di Roma. La città finalmente compete con altre grandi capitali europee ed internazionali” sono state le parole del sindaco Virginia Raggi all'apertura dell'enorme centro commerciale. Ma se di sicuro la Capitale vince il primato come unico mall-museo al mondo, l'organizzazione dell'evento non è stata all'altezza del nuovo store.
I responsabili dell'inaugurazione avevano programmato due giornate separate per la stampa e le istituzioni, ma come tutti gli addatti ai lavori sanno, se gli ospiti di eccezione sono Virginia Raggi e Nicola Zingaretti, le telecamere non possono mancare. E così è successo quanto accade ogni volta che le notizie del giorno impongono un cosiddetto assalto giornalistico al sindaco all'uscita laterale del Palazzo senatorio: cronisti e videomaker si sono fatti largo a suon di spintonate per riuscire a raggiungere Raggi e Zingaretti, alzando la voce per insultare i colleghi più violenti.
"L'appuntamento per la stampa era ieri, oggi non sareste dovuti venire", è stata la risposta data da alcuni responsabili della società ai giornalisti che si lamentavano per i colpi ricevuti e per l'organizzazione dell'evento che non gli consentiva di lavorare.
Dopo la difficoltosa salita per 6 piani di scale mobili tra ospiti, clienti, istituzioni e giornalisti – dove per alcuni attimi si è temuto per l'incolumità dei presenti schiacciati dalla ressa – l'evento ha avuto il suo lieto fine sulla terrazza del negozio.
Raggi ha ricordato i 700 posti di lavoro creati dal nuovo punto vendita Rinascente, mentre Zingaretti ha sottolineato come l'apertura dello store non sia solo un atto commerciale, ma culturale. “Da bambini ci si andava sempre. È una piazza, un luogo di incontro ed un pezzo storia di questa città che per troppi anni è rimasto chiuso e che oggi riapre" ha affermato il governatore della Regione Lazio.