Roma

La “terra dei fuochi” romana, quattro arresti in 48 ore per i roghi tossici

Quattro persone arrestate, tre denunciate, accusate di gestione e combustione illecita di rifiuti

Giro di vite sui responsabili di roghi tossici a Roma: 4 persone arrestate e 3 denunciate e' il bilancio dell'attività svolta dai militari della Compagnia di Roma Casilina in materia di reati ambientali nelle ultime 48 ore.

 

I carabinieri della Stazione Roma Appia sono intervenuti prima in via Lucrezia Romana, in un'area verde di un'azienda produttrice di materiale scenografico, arrestando il titolare, un romano di 49 anni, e due dipendenti, cittadini romeni di 40 e 23 anni.

In via Fratelli Marchetti, in un'area di pertinenza di una ditta produttrice di infissi, i carabinieri hanno poi arrestato in flagranza un operaio, un 22enne di origini romene, e denunciato i tre amministratori della società'. Per tutti l'accusa e' di gestione e combustione illecita di rifiuti. I carabinieri li hanno sorpresi mentre erano intenti ad incendiare scarti di lavorazione e materiali impregnati di vernici per i quali, la normativa sull'ambiente prevede specifiche modalità di smaltimento, per la tutela della salute pubblica.

I comportamenti delle persone in questione rientrano in quanto ulteriormente previsto dalla legge in fatto di reato di combustione illecita di rifiuti previsto dalla legge n. 6/2014 che ha convertito il Decreto Legge, 136/2013 emanato in situazione di urgenza per far fronte alle esigenze connesse alle vicende della "Terra dei Fuochi".

Questi arresti si aggiungono ad ulteriori 2 arresti ed alla denuncia di altre 6 persone, operati a settembre scorso sempre nei pressi dell'area del parco archeologico dell'Appia Antica e della zona industriale ubicata nella circonvallazione orientale, in localita' Lucrezia Romana, dove residenti ed comitati di quartiere, avevano manifestato ai carabinieri delle lamentele e preoccupazioni circa il cattivo odore prodotto dai fumi generati da alcuni incendi che nell'ultimo periodo si erano registrati nelle suddette zone.
Le due aree sono state sequestrate, mentre gli arrestati sono stati trattenuti in caserma in attesa del rito direttissimo.