Roma
La Tim mette la testa nelle Torri dell'Eur. Ecco il progetto per la città digitale
Pensate dall'architetto Ligini e abbandonate dal ministero delle Finanze, sino ad essere svuotate di funzioni e corpo. Erano la vergogna di Roma per via degli scheletri bonificati in fretta e furia dall'amianto e coperte con i teli che il ponentino e la tramontana hanno spazzato senza pietà. Ora le Torri dell'Eur, quel patrimonio immobiliare pubblico che dava l'idea della città senza testa, la testa la ritrovano.
Diventeranno il cuore pulsante della città digitale, il super quartier generale della Telecom Italia- Tim, che cambia pelle e diventa Tim ma solo per i "non azionisti". A dare l'annuncio che ben 5 mila persone si ritroveranno a lavorare e a pensare al Paese digitale è stato l'ad di Tim, Marco Patuano che ha scelto il salone delle Tre Fontane dell'Eur e una "vision" in 3d con tanto di testimonial e guru della rete per annunciare al mondo la nascita di un nuovo brand dell'Itc e a Roma l'avvio del cantiere che in meno di due anni porterà i neuroni Tim tutti concentrati sul Laghetto.
E per Roma, città abbandonata dalla comunicazione con Mediaset ridotta ai minimi termini e Rai nello sprofondo di Saxa Rubra, la presenza di Tim nella centralità urbana sud è una speranza di avviare un'economia diversa.
Intanto il quadrante sud incassa la fine della vergogna con un'installazione di Matteo Cibic che avvolge le strutture con un particolare materiale metalizzato. "L’installazione, studiata appositamente per le Torri TIM, è uno specchio magico che racconta un nuovo modo di essere nel mondo. Oggi, rispetto a 10 anni fa, è sempre più indifferente esserci o non esserci fisicamente per vivere un evento a Barcellona Londra o New York. Se vuoi, puoi essere in questi posti contemporaneamente”, dice Cibic a proposito del suo progetto. Viviamo in un mondo di specchi. Possiamo essere così vicini al tutto da esserne parte, si legge nella presentazione.
Tmpi di cantiere 12-18 mesi, poi le Torri diventeranno il simbolo dell'azienda realizzato in autofinanziamento e quindi ristrutturando l'intero patrimonio immobiliare.
LA SCHEDA DELL'INTERVENTO
Capogruppo e progetto architettonico: UNO-A Architetti Associati - Luca Piraino, Chiara Tardini, Ombra Bruno
Progetto architettonico: Architetto Sonia Calzoni
Progetto architettonico: Bruno Egger Mazzoleni architetti associati - Ombra Bruno, Christiane Egger, Paolo Mazzoleni
Progetto bioclimatico: Architetto Paolo Bodega
Progettazione sostenibile e simulazioni: Prof. Arch. Emanuele Naboni
Progetto strutturale: Studio Iorio S.r.l. - Francesco Iorio
Progetto impianti, antincendio, computi: General Planning S.r.l. - Loris Colombo, Luca Dagrada, Stefania Gennari
Rendering: Orwell S.r.l., TaDa Lab
Maquette: B22, Studio KU+
Con la consulenza in fase di gara di parcodiyellowstone s.r.l., Marcello Bondavalli, Nicola Brenna, Carlo Alberto Tagliabue, Stefano Tropea