La trans Di Folco e Berlinguer: la verità sull'attore che diventò politica - Affaritaliani.it

Roma

La trans Di Folco e Berlinguer: la verità sull'attore che diventò politica

“Storia di Marcella che fu Marcello”, Bianca Berlinguer racconta la storia di Di Folco: prima attore, poi attivista e politica

di Patrizio J. Macci

Ai suoi funerali nel 2010 c’era un’umanità variopinta e un arco politico che andava da Marco Pannella al Sindaco di Centrodestra di Bologna fino ai Verdi, ma la vita artistica, civile e politica di Marcella Di Folco oltre che essere cominciata nella Capitale era iniziata letteralmente “con un altro corpo”, perché all’anagrafe era nata come Marcello.

La sua esistenza era cambiata dopo un intervento chirurgico a Casablanca. Lo racconta in uno smilzo ma pregevole volume Bianca Berlinguer in “Storia di Marcella che fu Marcello - La nave di Teseo editore” cucendo un diario in prima persona, raccolto dalla viva voce dell’autore. A Roma Di Folco passa attraverso mille traversie mentre per le strade esplode il ’68, la “rivoluzione giovanile” si scatena sulle piste del Piper dove Marcello riesce a farsi assumere come selezionatore all’ingresso mentre la Dolce Vita ha appena abbandonato via Veneto. A Cinecittà i grandi registi si litigano il suo volto: Fellini, Rossellini, Zeffirelli, Petri, tutti lo vogliono nei loro film. Ma arriva il tempo della scelta tanto desiderata e voluta del cambiamento di sesso e la sua carriera cinematografica finisce.

Inizia la seconda vita, quella di Marcella. C'è il trasferimento a Bologna, la “discesa in strada” per pagare le bollette, la militanza politica e le battaglie civili alla guida del MIT, il Movimento Italiano Transessuale del quale diviene presidente.

Sono tanti i personaggi che fanno capolino nel libro e con i quali Marcella parla e si scontra per la rivendicazione dei diritti civili dei transessuali. Sono gli anni in cui alcuni temi hanno appena cominciato ad affacciarsi in televisione e Di Folco lotta come un amazzone confrontandosi con Massimo D’Alema, Luigi Manconi, Nichi Vendola, Fausto Bertinotti e altri compagni di viaggio. La politica si praticava ancora nelle strade con i tavolini e le manifestazioni e nelle aule deputate, sono la coda delle ultime battaglie civili del nostro paese.

Il volume è corredato dall’indice dei nomi e da un inserto fotografico che rende giustizia al personaggio cinematografico, una splendida maschera del cinema che Federico Fellini intuì al primo sguardo.