Roma

Lady Soumahoro: “Sono innocente, falsi i bonifici da 30mila euro sul conto"

La moglie la suocera del parlamentare Aboubakar Soumahoro davanti al Gip di Latina respingono le accuse. Per gli altri reati fiscali rinvio al 17

Ha respinto le accuse nel corso dell'interrogatorio di garanzia Liliane Murekatete, moglie del parlamentare Aboubakar Soumahoro, interrogata dal gip di Latina dopo la misura cautelare a suo carico eseguita dalla guardia di finanza nell’ambito dell’indagine su alcune cooperative che si occupavano di migranti e gestite dai familiari di Soumahoro.

Destinataria di misura cautelare anche Marie Therede Mukamatsindo, suocera del parlamentare. La donna ha rilasciato al giudice spontanee dichiarazioni. "Non sono stati distratti soldi dalla gestione delle cooperative. Due bonifici di 30 mila euro che mi sono contestati non sono stati accreditati sul mio conto - ha detto -. Per le somme spese invece per il cibo degli ospiti cooperativa, per un totale di 15 mila euro, sono inerenti all'esercizio dell'attività sociale".

Udienza rinviata al 17 per la tranche sull'inchiesta per reati fiscali

"Il resto riguarda l'affitto di due appartamenti di Bruxelles affittati a prezzo inferiori a prezzi mercato", ha affermato la donna, difesa dall'avvocato Lorenzo Borrè.

Sempre davanti al gup di Latina si è tenuta l'udienza preliminare per un'altra tranche d'inchiesta, quella sui reati fiscali che vede coinvolte, anche in questo caso, la moglie e la suocera di Soumahoro. L'udienza è stata rinviata al prossimo 17 novembre perché il giudice si è riservato di decidere sulle eccezioni di inammissibilità delle costituzioni di parte civile formulate dai difensori degli imputati, che sul punto si sono detti unanimi. Il rinvio a giudizio era stato chiesto dalla Procura di Latina.