Roma

Lago Ex Snia monumento naturale: c'è l'ok della commissione regionale Ambiente

Parere favorevole della Commissione Ambiente della Regione Lazio: ora manca solo la firma di Zingaretti sul decreto per l'ok definitivo

Il Lago Ex Snia Viscosa nel Municipio V diventerà monumento naturale: è arrivato l'ok della Commissione Ambiente della Regione Lazio, presieduta dall'M5S Valerio Novelli. Ma non è l'unica novità in campo ambientale: parere favorevole al piano della riserva naturale Decima Malafede.

La commissione si è quindi conclusa con un doppio sì. Il primo provvedimento è stato illustrato dall’assessore Enrica Onorati, che ha ricordato la storia di quella zona, nata come sito industriale per la produzione del rayon nel 1923, dove negli scorsi anni si è formato un lago spontaneo giudicato “di grande interesse naturalistico per le specie animali e vegetali presenti”. La gestione del monumento naturale verrà affidata a Roma Natura, l’ente che gestisce il sistema delle aree protette romane. I consiglieri Eugenio Patanè (Pd), Valentina Corrado (M5s), Gianluca Quadrana (Lista Zingaretti) e Daniele Ognibene (Leu) sono intervenuti ricordando la “spinta del territorio” da cui nasce la proposta e parlando di una “bella pagina dell’attività della commissione”. Giudizio condiviso anche dal presidente Novelli che ha sottolineato “l’anima ambientalista” della commissione stessa, “caratterizzata dall’approvazione di numerosi piani di assetto di riserve e dall’istituzione di nuove aree protette”. Dopo il parere favorevole di oggi, spetterà al presidente della Regione emanare il decreto definitivo.

Per quanto riguarda la Riserva naturale di Decima Malafede, il piano di assetto era stato illustrato nelle sedute precedenti e si partiti dall’esame dei 95 emendamenti presentati. Ne sono stati approvati molti, presentati in particolare dai consiglieri Fabrizio Ghera (Fdi), Patanè, Ognibene, Quadrana, Novelli e Corrado. Il tratto comune, come riconosciuto dall’assessora Onorati, è stato quello di “conciliare la tutela dell’area protetta con lo svolgimento di attività compatibili”, sia di natura agricola che ricreativa, e garantire la possibilità di interventi di ristrutturazione e di recupero, legati in particolare ai toponimi che ricadono nei confini della riserva. 

Esaurito l’esame degli emendamenti si è arrivati al voto favorevole della commissione sulla proposta di deliberazione che adesso passa all’esame del Consiglio regionale.