Roma

Lavora gratis al Comune di Roma ed è fratello di un assessore. Super pasticcio

Caso unico, il presidente del Muncipio XV firma un'ordinanza e prende come consulente gratuito il fratello di un assessore Danno erariale?

Se non a Roma dove? Precisamente al XV Municipio dove ogni giorno il signor Fabio R, entra negli uffici del Municipio, si siede e inizia a lavorare come consulente del presidente, il Pd Daniele Torquati, colui che dopo 3 anni di opposizione ha fatto cadere la Giunta 5 Stelle e alle elezioni ha riportato al Pd il territorio.

La vicenda nella sua complessità amministrativa è piuttosto semplice e ricorda molto le telefonate che si fanno agli amici quando si deve traslocare casa. La voglia di partecipazione che ha portato diversi presidenti di Municipio a coinvolgere nell'amministrazione – e a ringraziare per il risultato elettorale – la società civile sotto forma di deleghe che all'Amministrazione non costano nulla, nel territorio del XV è diventata qualcosa di più che “dateci una mano ad amministrare”: il presidente Daniele Torquati con un'ordinanza dello scorso 17 dicembre 2021, con protocollo 115351, “si è avvalso della possibilità di avere collaboratori esterni a titolo gratuito” e ha messo i gradi sulle divisa di Fabio R. di “collaboratore diretto del presidente”, dando la facoltà all'uomo di fiducia di entrare e uscire dalla sede del Municipio, di poter sfogliare tutti i documenti amministrativi previa autorizzazione e di uscire quando lo ritiene opportuno.

Il mistero del super consulente del presidente che non merita uno stipendio

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Ma chi è Fabio R.? Intanto c'è da segnalare che le ordinanze nel diritto amministrativo sono uno strumento che si usa in casi straordinari e sono provvedimenti caratterizzati da urgenza e quindi secondo il Presidente, la nomina del signor Fabio R,. come consulente del “polo di comunicazione e ufficio stampa” riveste caratteristiche di eccezionalità, tali da emanare un provvedimento che non “dispone” ma “ordina”. Dunque, il consulente del presidente del Muncipio che va da Ponte Milvio a Cesano è un professionista della comunicazione del quale non si può fare a meno, tanto da costringere il presidente ad una specifica ordinanza, ma così bravo e dotato di competenze che non si deve pagare. Un fenomeno che però non merita uno stipendio. Soprattutto perché poi l'esperto è anche parente di primo grado di un assessore della Giunta municipale.

De Santis, Lista Civica Raggi: "Violata la privacy dei romani"

In questa parentopoli dei “poveri”, chi ne esce sconfitto è il diritto. Intanto in Italia il diritto non prevede il lavoro gratuito, poi c'è un problema di rispetto delle leggi, già evidenziato dal capogruppo della Civica Raggi, Antonio De Santis a proposito degli incarichi gratuiti distribuiti a pioggia dai presidenti di Municipio. Scrive De Santis che ha chiesto di convocare la Commissione Garanzia di Roma Capitale: “Tali incarichi, addirittura 14 conferiti nel solo Municipio VII, sembrerebbero entrare in contrasto con quanto affermato nell'Ordinanza sindacale n.190/2013, secondo cui gli Uffici del Presidente e della Giunta del Municipio possono essere composti esclusivamente da personale capitolino e in numero non superiore a 11 unità, e con quanto affermato nella nota del Segretariato Generale n.31245/2016, che esclude l'applicabilità delle disposizioni contenute negli artt. 90 e 110 del Tuel a tali Uffici. Il conferimento di tali incarichi, plausibile solo in presenza di altissime professionalità e solo dopo una selezione, così come sancito dal Consiglio di Stato, porrebbe un serio problema in termini di riservatezza e di privacy in quanto consentirebbe ai soggetti beneficiari, del tutto sconosciuti all’amministrazione, di avere libero accesso alla documentazione amministrativa, prerogativa dei consiglieri municipali non estendibile in alcun modo a soggetti terzi, fatte ovviamente salve le fattispecie collaborative normate”.

Se le osservazioni di De Santis, che da ex assessore al Personale del Comune di Roma, ben conosce leggi e regolamenti, troveranno istanza, al danno della nomina del consulente, si aggiungerebbe la beffa di un eventuale danno erariale da parte del Municipio e anche il “carteggio necessario” al signor Fabio R. per rivendicare una giusta assunzione come dipendente comunale.

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