Roma
Lavoratori 060606 in rivolta, Campidoglio assediato: “Tutelare i contratti”
Protesta a Roma degli operatori del servizio telefonico in vista del cambio appalto che avverrà dal primo ottobre. Ciaccheri: “Raggi dimentica le garanzie”
Lavoratori 060606 in rivolta, Campidoglio assediato: sit-in di protesta sotto palazzo Senatorio da parte degli operatori del servizio telefonico di Roma Capitale, per chiedere maggiori tutele contrattuali, in vista del cambio appalto che avverrà dal primo ottobre quando lo sportello telefonico ed il contact center di Anac verranno gestiti dalla cooperativa sociale integrata Acapo.
“Campidoglio risparmia, Acapo guadagna, il lavoratore non magna”, è lo striscione esposto sulla Scala dell'Arce capitolina per il presidio di protesta, promosso dalle organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uil e Ugl telecomunicazioni. Tra bandiere dei sindacati e slogan che colorano la piazza, ad animare la manifestazione anche i cori intonati dai dimostranti come “dignità, dignità” o “Virginia scendi”.
La preoccupazione dei lavoratori di Roma e anche di Crotone, in vista del cambio appalto, riguarda l'eventuale peggioramento delle condizioni contrattuali di tutela del lavoratore che il Ccnl della cooperazione sociale comporterebbe rispetto all'attuale contratto nazionale delle telecomunicazioni. “Non saremo disponibili a sottoscrivere nessun atto che avalli un passaggio contrattuale che penalizzi diritti e salari dei lavoratori”, hanno ribadito i sindacati.
“Oggi siamo qui perché la società subentrante non sta rispettando quelli che sono i requisiti della clausola sociale - ha spiegato una manifestante -. Siamo una delegazione di dipendenti, operatori del 'Chiama Roma 0606' e ci troviamo a non sapere cosa sarà di noi dal giorno primo ottobre, quando ci sarà la cooperativa Acapo che subentra nella gestione del nostro servizio. Ma questa società ha voluto cancellare quelli che sono i diritti dei dipendenti, i livelli di anzianità e le mansioni, inquadrando tutti allo stesso modo. Quindi vogliamo che la sindaca di Roma Virginia Raggi ci ascolti e per avere la proroga che il ministero del lavoro ha richiesto la settimana scorsa”.
“060606, anche le lavoratrici e i lavoratori del centralino del Comune di Roma sono in sciopero. Oramai è una sequela continua di vertenze che si ripetono per l'approssimazione e l'incapacità gestionale manifesta di questa amministrazione. A farne le spese questa volta i dipendenti di Chiama Roma 060606 che per un semplice cambio appalto, del tutto previsto e programmato, vedono cancellati i propri diritti. A qualcuno in Campidoglio è sfuggito di inserire le correte clausole sociali che non possono essere limitate al solo assorbimento del personale precedente ma anche al mantenimento delle stesse condizioni occupazionali. Siamo al fianco della lavoratrici e dei lavoratori in sciopero per chiedere certezze, garanzie e diritti”, dichiara Amedeo Ciaccheri, Portavoce di Liberare Roma e Presidente del Municipio Roma VIII.