Roma

Lazio-Celtic, arrestati 12 Irriducibili dopo la notte di follia e coltelli

Scontri fuori dal Museo di Villa Giulia, 12 tifosi della Lazio arrestati dalla Digos dopo un tentativo di fuga. Ferito un agente

Notte di follia tra gli ultras dopo il match Lazio-Celtic di giovedì sera all'Olimpico. Un gruppo di tifosi biancocelesti ha attaccato un migliaio di sostenitori scozzesi davanti al Museo di Villa Giulia lanciando petardi e bottiglie di vetro per poi scappare. Ma la fuga degli Irriducibili è durata poco.

 

Alla fine del match di Europa League, un migliaio circa di tifosi scozzesi si sono incamminati verso Villa Borghese percorrendo il Lungotevere. Giunti all’altezza del Museo di Villa Giulia, sono stati vittima, insieme al personale delle Forze dell’Ordine, di un fitto lancio di artifizi pirotecnici, bottiglie di vetro ed altri oggetti contundenti ad opera di almeno 30 tifosi “Irriducibili” della Lazio, poi dileguatisi velocemente nelle vie limitrofe.

Durante questi momenti di concitazione, un funzionario della Digos, nel tentativo di bloccare alcuni tifosi, è stato travolto da uno degli appartenenti agli ultras della Lazio, riportando una frattura scomposta dell’omero del braccio destro.

Subito dopo, 12 degli autori dell’aggressione, si sono rifugiati all’interno di un condominio, ubicato in via delle Belle Arti, dove sono stati immediatamente individuati e subito dopo arrestati dagli agenti della Digos e di altri uffici della Polizia di Stato impegnati nei servizi di ordine pubblico disposti per l’incontro calcistico. L’età degli ultras coinvolti è compresa tra i 18 e i 35 anni. Tra di loro c'è anche Fabio C., 19 anni, figlio della compagna del leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino.

Tutti gli arrestati, noti per la loro appartenenza alla frangia più oltranzista della tifoseria Laziale, saranno proposti per la misura del Daspo.