Roma
Lazio: “La povertà è la nuova pandemia”, Regione al baratro: rosso da 22 mld
Il segretario della Cisl, Coppotelli chiede a Rocca azioni contro la povertà. Replica del presidente: “Un mare di debiti”
La Cisl di Roma e del Lazio rilancia il dramma della povertà che il segretario Enrico Coppotelli definisce una “Una nuova pandemia”. E chiede alla nuova Giunta regionale di Francesco Rocca di intervenire immediatamente a partire dalla diminuzione dell'addizionale Irpef. La replica di Rocca secca: “La situazione finanziaria della Regione Lazio è drammatica".
Prima ancora di finire il conteggio della voragine trovata, Rocca si appella alla relazione della Corte dei conti che ha osservato che il debito è molto pesante e parliamo di 22 miliardi. E questo ridurrà il margine di manovra”.
Ma Coppotelli non si arrende: “La Cisl del Lazio auspica che il confronto con la Regione Lazio continui ad essere costante e continuo, finalizzato ad una Governance partecipata. E alla soluzione di problemi. Ci sono migliaia di donne e di giovani che devono assolutamente entrare da protagonisti nel mondo del lavoro. La formazione e la tutela del lavoro dovranno rappresentare i capisaldi attorno ai quali coinvolgere e orientare nuovi strumenti di welfare. La nostra linea non cambia. Al presidente Francesco Rocca ribadiamo che è nostra intenzione confrontarsi sulla base di proposte concrete a sostegno di salari e pensioni, parlando di agenda sociale, di sviluppo e di coesione. Soltanto su queste basi il Lazio potrà diventare la Regione delle opportunità. Un test significativo sarà rappresentato dall’addizionale Irpef”.
Per il sindacato il banco di prova sarà la manovra di bilancio
Dall’approvazione del bilancio capiremo quali sono le strategie dell’Amministrazione regionale. Ricordo che abbiamo firmato un accordo che per il 2022 ha permesso l’esenzione dal pagamento della maggiorazione dell’Irpef regionale per i redditi fino a 35.000 euro e di alleviare l’incidenza dell’addizionale regionale Irpef per tutti redditi da 35.001 a 40.000 euro attraverso una detrazione del valore individuale annuale di 300 euro. La bussola rimane questa”.