Roma

Le associazioni gay contro il Governo: "No al mercato dei diritti"

"Ci domandiamo quali famiglie possa tutelare il nuovo centrodestra, un partito che sostiene apertamente la piazza omofoba del family day e che ha perso da tempo di vista i problemi veri delle famiglie italiane, essendo del tutto impegnato a ripetere ogni giorno che due persone omosessuali non sono famiglia".

Scrivono così i responsabili delle associazioni rainbow capitoline Imma Battaglia, Presidente Onorario DGP, Rosario Coco, Presidente Anddos-Gaynet Roma Maria Laura Annibali, Presidente DGP, Adriano Bartolucci Proietti, Presidente Nazionale Gaycs.
"L’attribuzione della delega alla famiglia ad Enrico Costa, che oggi giurerà come nuovo Ministro per gli Affari Regionali è un evidente segnale di disponibilità a mediare al ribasso sul tema dei diritti e delle politiche familiari, che ci pone in allarme sia per la discussione della legge Cirinnà nei prossimi giorni, sia per il futuro delle politiche che riguardano concretamente il welfare e le discriminazioni. Proprio alla vigilia del family day, in cui andrà in scena la mistificazione dei bisogni delle famiglie italiane, prima si rimanda il voto delle pregiudiziali sulla legge Cirinnà e poi si offre una delega a chi è politicamente vicino ad una piazza ideologica, di parte e mendace. Noi rifiutiamo l’idea di qualsiasi contropartita sul tema dei diritti: la famiglia è un tema di tutti e gli unici che qui perdono qualcosa sono coloro che cercano di mietere consenso sul pregiudizio e l’ignoranza. Ci saremmo invece aspettati che la discussione della legge fosse finalmente accompagnata dall’attribuzione della delega delle pari opportunità, rimasta vacante ormai da oltre un anno. Adesso vorremo sapere dal governo, quali famiglie riguarderanno le future politiche di welfare familiare? Quali altri schiaffi dovremmo sopportare? E’ anche per questi motivi che continueremo a seguire in presidio la discussione della legge a partire da martedì prossimo alla 16:00, in Piazza delle Cinque Lune".