Roma

Le condizioni del 28enne colpito da un fulmine sul Gran Sasso restano gravi

L'escursionista colpito da un fulmine sabato scorso resta in prognosi riservata e sotto costante monitoraggio dei medici

Restano gravi le condizioni di Simone Toni, il 28 enne colpito da un fulmine durante un'escursione. Continua la prognosi riservata.

I medici del reparto di rianimazione dell'ospedale de L'Aquila lo tengono sotto costante monitoraggio e lo assistono con tutte le terapie necessarie, come si legge nel bollettino diffuso dalla Asl locale.

L'incidente, “Quel fulmine ci ha sbalzati a terra”

Il 28enne era arrivato da Roma insieme ai due amici Manuel Annese, 30 anni, il 24enne Christian Damiani, che alle 12.43 di sabato scorso, quando il fulmine li ha colpiti a 2.300 metri, mentre scendevano dalla Sella di Monte Aquila verso Campo Imperatore, sono stati letteralmente sbalzati in aria. I due ragazzi avevano riportato solo delle abrasioni ai gomiti e alle ginocchia che sono state dovute alla caduta. Sul posto sono subito intervenuti l'appuntato scelto Lucilla Giordani e il vice brigadiere Fausto D'Emidio: i due forestali del Reparto carabinieri parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga diretto da Sonja Placidi, stavano scendendo dopo aver eseguito l'abituale pattugliamento del sentiero estivo che porta alla sella del Monte Aquila per prevenire gli incidenti in montagna che viene svolto dai carabinieri su tutte le alte quote del Gran Sasso.

I primi soccorsi e lo choc

A un certo punto i militari hanno sentito un forte boato e hanno capito che un fulmine era caduto a 50 metri da loro. Pioveva, c'erano tanta grandine e molta nebbia: appena hanno raggiunto il punto hanno visto un capannello di ragazzi. Hanno chiesto loro cosa fosse successo. "Quel fulmine ci ha sbalzati a terra", hanno detto Annese e Damiani sotto choc. Poi il tragitto di 600 metri con Toni in spalla fino alla piazzola dell’elisoccorso. Dopodiché Annese e Damiani sono stati accompagnati alla funivia che li ha riportati a valle, dove hanno trovato ad aspettarli altri carabinieri e l'ambulanza del 118, che li ha trasportati al pronto soccorso dell'ospedale de L'Aquila.

Le condizioni di Simone Toni e l'intervento

Toni aveva riportato delle gravi ustioni al volto, sul petto, sul collo: ed era stato trasportato a spalla alla piazzola dell'elisoccorso, dove il medico del 118 gli ha praticato le manovre di rianimazione per 20 minuti buoni, prima di poter decollare verso l'ospedale de L’Aquila. Al 28enne era stato indotto il coma farmacologico per poterlo operare, a cui è seguito un intervento di tracheotomia e uno ulteriore per ridurre le lesioni e le ustioni. Le sue condizioni restano gravi e continua costante il monitoraggio da parte del personale dell'ospedale.