Roma
Le contestazioni guastano la festa Pd. Sfilata contro la Mafia, fischi per Marino
Prima la carvona dei centri sociali e della rete socio-sindacale con la gigantografia dell'ultima cena che vedeva allo stesso tavolo politici finiti sotto inchiesta per Mafia Capitale con Buzzi e esponenti del clan Casamonica, poi i fischi all'arrivo del sindaco Marino. Davanti alla parrocchia don Bosco, resa famosa in tutta Europa dal funerale show del patron del clan Casamonica, lo 'zio' Vittorio Re di Roma, il sit-in contro le mafie che dilaniano Roma si è trasformata in un boomerang contro il Pd che ha organizzato la manifestazione.
Molte le assenze dei rappresentanti dell'arena politica, così come molte le associazioni che si sono sfilate: non sono in piazza i 5 Stelle così come Marchini e gli osponenti dell'opposizione capitolina, al sit-in "AntiMafia Capitale" solo esponenti della giunta e la maggioranza capitolina, con i sindacati Cgil, Cisl e Uil e comitati di cittadini.
All'arrivo del sindaco Marino si alza la tensione quando in molti urlano "Vergogna", "Vai a casa, non sei degno di Roma", "Dove stavi quel giorno, a pija i tonni?", "Lascia Roma, Roma ha bisogno di altro". Oltrepassate le transenne si è levato un applauso da parte, invece, dei suoi sostenitori e una donna lo ha abbracciato, porgendogli dei fiori.
"La presenza delle persone in questa piazza testimonia che Roma è una città antinazista, antifascista e antimafia. Abbiamo cacciato i fascisti e i nazisti, cacceremo anche la mafia - ha detto Ignazio Marino che ha poi twettato "Oggi una comunità intera è qui a Don Bosco a testa alta, a dire che non saranno loro a vincere".
Dopo aver ascoltato tutti gli interventi che si sono susseguiti sul palco di piazza San Giovanni Bosco per la manifestazione "AntiMafia Capitale", il sindaco di Roma Ignazio Marino si è allontanato accompagnato e protetto da un cordone di forze dell'ordine. A chi, durante la manifestazione, gli chiedeva e lo esortava a prendere la parola, il sindaco ha risposto di "essere venuto solo per ascoltare, non per parlare".
Pesa l'assenza del premier Renzi, per il Governo era presente il ministro della Giustizia Andrea Orlando. "Bisogna stare dove si manifestano i fenomeni mafiosi e bisogna starci insieme, uniti, perchè da soli non si fa niente", ha detto, sottolineando che "non dobbiamo lasciare dei vuoti perchè nei vuoti si celano i fenomeni che purtroppo abbiamo registrato".
In piazza anche il presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi e il presidente del Pd nonchè commissario del partito romano, Matteo Orfini, e il presidente dell'Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino: "Le tante persone che si sono riunite oggi in questa piazza, insieme con tanti amministratori comunali, sono qui per riaffermare il valore della legalita' contro chi vuole inquinare la vita della comunita' con il malaffare".