Roma

Le dune di Sabaudia restano ai vip: Totti e Malagò vincono la guerra legale

La Cassazione rigetta il ricorso del comune di Sabaudia: le mega-ville delle dune restano

Finisce la guerra legale durata 50 anni riguardo alle dune di Sabaudia. La Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dal comune di Sabaudia: la proprietà venduta ai privati per costruire le ville di Totti e Malagò, tra gli altri, non è del comune pontino.

 

Fino al 1934 la zona faceva parte del comune di Terracina, che ha venduto i terreni a una società immobiliare. Lì sono sorte le mega proprietà vendute ai vip, che hanno visto confermate le proprie proprietà private e quindi le mega-ville di villeggiatura.

In primo grado, nel 2006, il giudice onorario aggregato di Latina aveva dato ragione al comune di Sabaudia e dichiarato nullo l'atto di compravendita con cui Terracina aveva alienato alla società Domiziana Rrl i terreni, situati in località Ponte, Pantanelli di Paola e i 'tumuleti', le cosiddette dune, del lago di Paola. Le proprietà dovevano quindi essere restituite a decine d'anni di distanza al comune di Sabaudia.

La guerra legale è però continuata e nel 2011 la Corte d'appello di Roma ha ribaltato la sentenza, stabilendo che Sabaudia non fosse "divenuto proprietario degli immobili già appartenuti al Comune di Terracina": la legge del 1934, con cui era stato costituito il Comune di Sabaudia, non conteneva "alcuna disposizione a proposito dei beni in oggetto".

La Cassazione, con la sentenza depositata martedì 6 febbraio, ha condiviso tale tesi e rigettato il ricorso del Comune di Sabaudia: "Con la modifica della circoscrizione territoriale di un comune e la creazione di un comune autonomo sulla parte del territorio distaccato - si legge nella sentenza - si verifica una successione a titolo particolare e non una successione a titolo universale, la quale presuppone invece l'estinzione dell'ente preesistente: ne consegue che - spiegano i giudici del Palazzaccio - mentre si verifica la successione del nuovo comune nei beni demaniali esistenti nel relativo territorio, i rapporti patrimoniali preesistenti, esclusa ogni successione a titolo universale, non vengono attribuiti al comune distaccato secondo criteri generali".