Roma

Le luci di Natale accese a San Silvestro. Il bando burla della Camera di Commercio

Miracolo a Roma. La Camera di Commercio di Lorenzo Tagliavanti riesce nell'operazione impossibile: destinare i soldi per le luminarie di Natale da accendere - se tutto va bene - dopo Capodanno. Così, dopo il fallimento del primo bando da 30 mila euro per il quale sono arrivate richieste di finanziamento per circa 50 mila euro, l'aiutino delle imprese romane per accendere luminarie, lucine e babbi natale a commercianti e artigiani viene riproposto con un secondo bando singolare: a partire dal 14 dicembre e sino al 28 dicembre, "imprese, le associazioni di via, di strada, di quartiere o simili che coinvolgano almeno 20 esercizi commerciali e/o attività artigianali in contesti topograficamente limitati e definiti" possono presentare la domanda per ottenere un contributo di 3 mila euro, sino a un totale di 250 mila euro.
Ufficialmente il bando serve "ad aiutare le Pmi del territorio, migliorare la qualità del decoro urbano durante le feste natalizie e il Giubileo Straordinario della Misericordia, incrementare la capacità attrattiva del territorio", in realtà è una sorta di sanatoria fuori tempo con la quale l'istituto camerale concede ai piccoli commercianti e associazioni di strada una prebenda per accendere le luminarie.
Ora, a meno che i soggetti richiedenti non abbiano dei fornitori come quelli della Nasa, se il bando si chiude il 28 dicembre che è un lunedì, prima del giorno successivo non sarà possibile sapere se le domande sono state accettate e quindi tra ricerca del fornitore e montaggio, passeranno almeno 24 ore. I tempi che dà la Camera di Commercio di Roma, faranno accendere nella migliore delle ipotesi le varie lucine in strada il giorno 30 dicembre. E come da tradizione gli allestimenti saranno tolti dopo l'Epifania.
In totale l'iniziative della camera di Commercio permetterà di accendere un po' di luminarie per un totale di 9 giorni. Si chiama bando di Natale ma avrà effetti a Capodanno. Sempre se tutto va bene.