Roma
Le mani di Acea sulla Tari dei romani: la denuncia dell'ex M5S Grancio
Emergenza rifiuti, per la Grancio "la Giunta Raggi vuole condurre l'Ama al fallimento e consegnare ad altri le chiavi dello smaltimento"
Rifiuti Roma, le mani di Acea sulla Tari dei cittadini romani. Per l'ex pentastellata Cristina Grancio, ora al Gruppo Misto in Consiglio Comunale, "la Giunta Raggi vuole condurre l'Ama al fallimento e consegnare ad altri le chiavi dello smaltimento dei rifiuti della Capitale".
Al termine della Commissione Trasparenza, tenutasi venerdì mattina e dedicata allo stato dell’Azienda Municipale per l’Ambiente, fino ad oggi il più grande operatore in Italia nella gestione integrata dei servizi ambientali, la consigliera Cristina Grancio arriva dritta al punto senza giri di parole: “Con un pretestuoso e prolungato blocco dei bilanci aziendali del 2017 e del 2018, la Giunta Raggi si prepara a condurre l'Ama verso l’inevitabile avvio della procedura fallimentare. Un’apparente inerzia che sottende invece una strategia chiara, quella di consegnare ad altri le chiavi per la gestione del sistema di smaltimento dei rifiuti nella Capitale”.
“La legge - prosegue la consigliera - prevede il divieto di soccorso dopo il terzo bilancio in rosso, ormai questione di mesi. Nel frattempo, al di fuori di qualsiasi indirizzo discusso e approvato dall’Assemblea capitolina, salta fuori che un piano industriale con l’impiantistica per i rifiuti, l’unica partita veramente redditizia, lo ha fatto Acea, con il 49% in mano privata. La posta in palio sono i 700 milioni all’anno della tassa rifiuti: ad AMA vogliono riservare i costi, le attività di raccolta e spazzamento, i profitti del trattamento industriale sono destinati ad altri. Una partita giocata sulla pelle dei cittadini romani, con le strade ormai al limite del rischio sanitario”.