Roma
Le navicelle spaziali atterrano in città: lo spazioporto italiano in anteprima
Alla mostra Cosmos Discovery il plastico che ha ispirato il progetto made in Italy
Un appuntamento imperdibile per gli amanti del cosmo e dello spazio: il Guido Reni District ospita in anteprima il plastico dello spazioporto americano che ha ispirato quello che verrà costruito in Italia nel 2022. Realizzato negli USA dalla compagnia Virgin Galactic del miliardario inglese Richard Branson, la struttura è operativa dal 2011.
Il modellino, riprodotto in scala 1:1000 da una stampante 3D ad altissima definizione, occuperà 9 metri quadri e rientrerà dal 30 settembre nella mostra Cosmos Discovery, dedicata agli appassionati di razzi e navicelle spaziali.
Le istituzioni italiane sono già state incaricate dalla società inglese di individuare un aeroporto militare tra Lazio, Veneto, Puglia e Sardegna dove ricavare il futuristico spazioporto e far decollare e atterrare i voli suborbitali che permetteranno tragitti di un'ora per collegare Roma a New York.
Il plastico dello spazioporto a stelle e strisce è solo una delle tantissime novità presentate a Cosmos Discovery. La mostra, divisa in 10 sezioni, permetterà ai visitatori un'esperienza unica fra 250 manufatti originali appartenuti alle leggendarie missioni spaziali USA e URSS che hanno entusiasmato l'umanità.
Nella parte iniziale la mostra i visitatori potranno ammirare copie 1:1 dello Sputnik russo e del razzo americano Mercury, oltre che leggere le storie dei pionieri dell’esplorazione spaziale come la cagnetta Lajka, lo scimpanzé americana Enos e del primo umano nel cosmo: Jurij Gagarin. Altri spazi della mostra ospiteranno invece le missioni del programma Apollo e una collezione di tute spaziali di tutte le epoche fino alla più recente adatta allo SpaceFlight attorno alle stazioni spaziali orbitanti. Fra i pezzi più imponenti l'enorme razzo Saturn e i tre moduli di base originali del razzo russo Soyuz. I rover statunitense e russo utilizzati per il terreno lunare. Fra gli oggetti provenienti dallo spazio una pietra estratta sulla Luna e una collezione di asteroidi vecchi di decine di milioni di anni. Una sezione a parte sarà infine dedicata a navette e stazioni spaziali o attrezzature originali dello storico centro di controllo di Houston da cui fu coordinato l'allunaggio statunitense del 1969.