Lega-Fdi, riesplode l'amore: a Roma torna a casa il figliol prodigo Figliomeni
Meloni, Rampelli e Marsilio festeggiano il ritorno di Figliomeni dal Gruppo Misto a Fratelli d'Italia
A Roma la diaspora da Fratelli d'Italia alla Lega è finita. Anzi, è tempo di rientri alla base, come nel caso del consigliere Francesco Figliomeni che dopo la prima giravolta si è pentito ed è tornato alla base.
Pace fatta e nuovo ”amore” tra Fdi e Lega, anche se con le dovute differenze che a livello romano vedono i due partiti isolati dal Movimento Cinque Stelle che ha la maggioranza assoluta all'interno del Consiglio Comunale.
Schierato lo stato maggiore di Fdi
Per il ritorno a casa di Figliomeni, Fdi ha schierato lo stato maggiore con la presidente Giorgia Meloni, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli e il segretario regionale Marco Marsilio che hanno dato l'annuncio. Davanti ai microfoni Figliomeni ha così riassunto le sue scelte: “"La squadra con cui mi ero candidato all'interno di FdI ha scelto in grande parte di passare alla Lega, c'era una discussione tra noi per capire che fare, poi loro hanno preso questa decisione, ma io ho pensato che se uno viene eletto in un partito deve rimanere fedele a quegli ideali e quel progetto politico. Così sono rimasto nel gruppo misto per continuare a riflettere senza fare scelte affrettate. Alla fine ho capito che se ci sono delle criticità è meglio cercare di risolverle all'interno del partito senza cambiare casacca".
I restroscena sull'addio di Figliomeni
E per chiarire la natura delle incomprensioni, ha puntualizzato: “Le incomprensioni nascevano da livelli elettorali che non riguardavano la mia persona, ma alcuni amici che condividevano il mio percorso. Fratelli d'Italia però mi ha acconsentito di essere eletto e per questo ho deciso di rimanere fedele a questo partito".
E il capogruppo di FdI Andrea De Priamo lo ha riaccolto a braccia aperte: "Grazie a Francesco per aver fatto questa scelta, mi dispiace che altri abbiano fatto una scelta diversa, nonostante siano stati candidati tra le nostre fila alle regionali".
Rampelli: "La Lega non ci fagociterà"
Rampelli ha poi mandato un messaggio alla Lega: "Noi non abbiamo inimicizie, giochiamo al gioco dell'inclusione. Le identità però sono identità: la nostra ci piace e ha radici nella storia del Msi e di Alleanza nazionale, ce ne vantiamo e soprattutto non pensiamo sia replicabile". "La destra - ha concluso - fa parte integrante della storia di Italia e sempre così sarà".
Marsilio: "Noi spendiamo 1 mln loro 50 in 2 anni"
Sulle differenze tra Lega e Fdi è intervenuto anche Marco Marsilio: “"Non c'è tensione con la Lega. Ogni movimento politico fa il suo mestiere e cerca consensi e aggregazioni, a volte questi consensi avvengono anche a danno di partiti alleati. Noi abbiamo avuto tra le nostre liste ex militanti o consiglieri di Forza Italia, oggi la Lega ha fra le sue fila alcuni nostri ex. Se un consigliere comunale e un paio di esponenti romani hanno deciso di fare un altro percorso con un altro partito non possiamo che fargli gli auguri. È legittimo, magari c'è qualche ambizione personale frustrata che sta alla base di queste decisioni, ma intanto molte altre persone aderiscono a FdI".
Marsilio ha poi aggiunto: "Non c'è alcuna emorragia verso la Lega, anzi come dimostra il caso di Figliomeni, stiamo riassorbendo una parte importante di quel gruppo di dirigenti che aveva pensato di fuoriuscire. Chi ha cantato il nostro funerale in anticipo verrà deluso". Sul confronto con la Lega Marsilio ha sottolineato: "Noi facciamo politica con un milione l'anno, la Lega ne ha spesi 50 in due anni, è ovvio che questo aspetto abbia una sua rilevanza".
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