Lega pigliatutto. Iadicicco e Santori salutano Meloni: “FdI partito ambiguo”
Gli ex esponenti di Fratelli d'Italia spiegano il passaggio alla Lega
Lega pigliatutto. Il partito di Salvini "cannibalizza" quello di Giorgia Meloni e si assicura anche i due "assi" Iadicicco e Santori per l'assalto a Roma.
Fuga di massa da Fratelli d'Italia, la nuova Lega capitolina nasce dalle ceneri degli epurati del partito tricolore. Un esodo che ha visto l'addio di due pezzi grossi a livello locale, ma non solo, come Federico Iadicicco e Fabrizio Santori. "Fdi è un partito ideologico in un'era post-ideologica, mentre per rispondere alla crisi profonda bisogna uscire dalle categorie del Novecento. Qui in questo territorio ha dimostrato un atteggiamento di chiusura enorme nei confronti degli altri, però la nostra uscita sembra essere stata pedagogica perché da allora sono aumentate le adesioni, forse hanno capito la lezione e si sono aperti - ha dichiarato Iadicicco, nel commentare il passaggio alla Lega - Comunque il centrodestra per come l'abbiamo conosciuto non esiste più perché se si sceglie come presidente Rai una persona come Foa, con un grande livello culturale e valoriale che incarna i valori del centrodestra, come dimostrano la sua coerenza e storia personale, e un partito sceglie di non appoggiarlo, ha fatto la sua scelta".
Sulla stessa linea un altro ex esponente di Fdi, passato alla Lega, Fabrizio Santori, che ha rivelato: "Quando sono entrato in Fdi ho guardato negli occhi Giorgia Meloni e le ho detto: 'Quando vedrò che qualcuno di noi verrà trattato come un brutto anatroccolo noi ce ne andremo'. Se si chiudono in quel modo - ha spiegato - e non si nasce nella culla giusta, allora si è fuori dal progetto politico. Senza contare l'ambiguità di Fdi nel sostegno a Salvini al Governo, prima dato poi invece diventato un voto d'astensione, questo ha confuso gli elettori. Ci hanno messo alla porta - ha concluso - e noi abbiamo aderito a un altro progetto, molto più grande".