Legate e violentate, restano in carcere i due giovani rom accusati di stupro
I due bosniaci si sono avvalsi della facoltà di non rispondere
Restano in carcere i due giovani rom accusati dello stupro delle due 14enni legate, minacciate di morte e violentate lo scorso maggio in zona Collatina.
M.S. e M. H si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia al Regina Coeli. I due rom di origine bosniaca erano stati arrestati venerdì 3 novembre con l'accusa di stupro e sequestro.
L'avvocato di M. H. Emanuele Fierimonte ha riferito che il suo assistito ha dichiarato di essere innocente e di non essere stato presente al momento della violenza. Amalia Capalbo, difensore di M. S. ha annunciato che intende far ricorso al tribunale del riesame per chiarire la vicenda e far cadere ogni accusa.