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Roma
Libri scolastici digitali, il bluff. “Accordo tra le lobby complice il Miur”

di Fabio Carosi

Libri di testo per le scuole, il grande fallimento del digitalizzazione avviato dal Governo Monti e mai portato a termine da Gentiloni e Renzi diventa “truffa legale”, “perché gli editori con la complicità del Miur ha spostato la maggior parte dei libri in fascia B, quella in cui il libro di carta viene affiancato da un supporto digitale”.

La denuncia sullo stato di arretratezza della scuola italiana, prigioniera di lobby e “incroci pericolosi, arriva dal deputato e membro della commissione cultura Federico Mollicone di Fratelli d'Italia che ha inoltrato un “question time” al ministro dell'Istruzione Marco Bussetti con il quale ha chiesto “quali siano, ad oggi, i dati relativi alle adozioni di libri di testo nelle scuole italiane e quali iniziative intenda assumere il Ministro per mettere a disposizione di tutti gli studenti, i docenti e le famiglie, una varietà di nuovi prodotti e strumenti didattici per raggiungere gli obiettivi prefissati e per garantire un insegnamento di qualità”.

Il Governo risponde
La risposta è arrivata dal sottosegretario all'Istruzione Lorenzo Fioramonti lascia senza parole: nella scuola Primaria solo lo 0,3 per cento dei libri di testo è in versione digitale mentre il 97,8 per cento deo volumi è in quel limbo in cui la carta viene accompagnata da dispense digitali o link attivi. Nelle scuole di Secondo grado i numeri si scostano di poco con i “digitali” fermi all'1,3% e il finto digitale a quota 86%.

Spiega Mollicone: “La risposta del sottosegretario all’Istruzione Lorenzo Fioramonti all’interrogazione di Fratelli d’Italia in commissione Cultura sullo stato della digitalizzazione nella scuola non ci soddisfa. E’ inaccettabile il ritardo accumulato nelle nostre scuole dell’utilizzo dei libri digitali e la speculazione editoriale delle case editrici che aggirano la legge stampando sempre il testo cartaceo accanto al supporto digitale. Fratelli d’Italia presenterà una proposta di legge per prevedere l’obbligo dell’uso del tablet in tutte le scuole: niente carta, niente più zaini pesanti e speculazioni editoriali con finte nuove edizioni. Da “Fare Fronte” ad oggi mi sono sempre battuto per la digitalizzazione dei libri e l'abolizione dei testi obbligatori, norma quest’ultima già prevista ma non applicata, e non sarà certo un governo deludente come questo a fermarmi”.

Che poi aggiunge: “E' una vera truffa editoriale e politica, la prova del fallimento del piano di digitalizzazione. Ad oggi la tecnologia ci permetterebbe di mandare i figli a scuola con lo zaino vuoto e un tablet e poi collegarsi con il portale della scuola. I costi si limiterebbero alla piattaforma e ai diritti d'autore, invece il progresso è stato ritardato da accorsi sottobanco tra editori scolastici e Miur che favoriscono i libri di carta. Chi ci rimette sono i portafogli delle famiglie, la schiena dei ragazzi ormai passati dallo zaino al trolley e il progresso del Paese. Devo registrare che il problema non è neanche nell'agenda del nuovo Governo M5S-Lega”.

SCARICA E leggi il testo del question time del deputato Fdi, Federico Mollicone

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