Roma
Liste d’attesa infinite, Zingaretti lancia il nuovo piano: il terzo in 9 anni

Oltre un milione di persone sono in attesa di ricevere una prestazione. La Regione mette 50 milioni sul tavolo per combattere i tempi biblici
Dopo nove anni di governo Zingaretti, il Lazio decide di recuperare le liste d’attesa per provare ad abbattere i tempi biblici per avere un appuntamento. È il terzo intervento straordinario dell’era Zingaretti. E, chissà, magari c’è tempo anche per un quarto, prima del 2023.
Oltre un milione di persona sono in attesa di ricevere una visita specialistica Ambulatoriale, un interventi chirurgico o uno screening oncologico. Il Covid ha fatto impazzire il sistema sanitario, rallentando così le liste d’attesa addirittura fino a 2 anni.
Il Lazio comunque ha dichiarato guerra alle liste d’attesa, mettendo sul tavolo quasi 50 milioni di euro per ridurre i tempi. Giovedì 30 giugno è stato presentato il piano straordinario, alla presenza del governatore Nicola Zingaretti e dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, per recuperare gli interventi chirurgici, i ricoveri ospedalieri, le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di screening che non è stato possibile erogare durante il periodo della pandemia.
Il piano prevede un impegno straordinario di spesa di 47.970.518 euro da parte della Regione per le sue aziende sanitarie e ospedaliere, suddiviso in: “35.388.145,57 euro per il recupero di 684.890 prestazioni di Specialistica Ambulatoriale, 9.946.964,11 euro per il recupero di 15.725 Interventi Chirurgici, 2.635.408,32 euro per il recupero di 430.662 Screening oncologici”.
Liste d'attesa infinite, gli obiettivi del nuovo piano
Gli obiettivi saranno, si legge nella nota della Regione Lazio: “Il recupero delle prestazioni di medicina specialistica ambulatoriale non erogate nel periodo dell’emergenza, almeno nel 90% del totale; l’ottimizzazione dei turni del personale medico e dell’utilizzo degli spazi, delle tecnologie e attrezzature, l’apertura dei presidi sanitari nelle ore serali e nelle giornate di sabato e domenica, l’utilizzo delle prestazioni aggiuntive da parte del personale sanitario presente nelle strutture pubbliche e il ricorso a strutture private accreditate per l’erogazione di parte delle prenotazioni sospese all’interno del budget loro assegnato”.
Per fissare gli obiettivi previsti nel Piano sono stati analizzati diversi indicatori, nel dettaglio: per la medicina specialistica ambulatoriale è stato valutato il differenziale dei volumi delle prestazioni erogate nel 2019 e nel 2021 con un incremento del numero e della tipologia; per gli interventi chirurgici sono stati valutati gli interventi in lista a gennaio 2022, distinti per classi di priorità; per gli screening oncologici è stato valutato il differenziale dei volumi delle prestazioni critiche per i tre percorsi di screening erogate nel 2021.
Infine, la Regione Lazio oltre a garantire le risorse economiche per il recupero dei ricoveri ospedalieri e delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e di screening prevede l’incremento del monte ore di assistenza specialistica ambulatoriale convenzionata interna.