Roma
Lite tra clochard a Termini: giallo sui motivi, ma sfida sicurezza M5S-Salvini
Salvini chiama a raccolta prefetti e questori, l'M5S punge il leader leghista: "Troppi pochi rimpatri"
Stazione Termini far west, lite tra clochard per un crocifisso finisce a coltellate. Scontro tra M5S e la Lega di Salvini senza fine, i grillini pungono il Ministero: "Troppi pochi rimpatri".
È accaduto sabato scorso, alla vigilia di Pasqua, quando un georgiano di 44 anni è stato assaltato da un marocchino di 37. Al centro della lite un crocifisso. Secondo alcuni testimoni l'aggressore avrebbe infatti inseguito il rivale, urlandogli "cattolico di m*" prima di colpirlo con un fendente alla gola.
La stessa vittima, subito dopo l'aggressione, si sarebbe quindi avvicinato insanguinato ai poliziotti in piazza dei Cinquecento e indicando lo straniero, che nel frattempo era fuggito. Inseguito dagli agenti della polizia del commissariato Viminale, è stato bloccato poco dopo. L'uomo è quindi finito in manette per tentato omicidio. Resta ancora da accertare l'esatta dinamica dei fatti, con la vittima che avrebbe fornito diverse versioni in merito all'accaduto: ai medici del pronto soccorso ha raccontato che l'aggressore voleva rubargli la catenina con un crocifisso, mentre al pm Alberto Galanti, titolare del fascicolo aperto dalla Procura, ha detto che il marocchino avrebbe fatto riferimento alla religione cattolica.
Un fatto reso noto dallo stesso Ministro degli Interni Matteo Salvini, che proprio in seguito all'aggressione ha scritto a prefetti e questori per tenere alta l'attenzione sulla sicurezza: "Scrivo a tutti i prefetti e questori - annuncia Salvini - per aumentare controlli e attenzione in luoghi di aggregazione di cittadini islamici, per prevenire ogni tipo di violenza contro cittadini innocenti".
Anche se la Procura di Roma indaga per tentato omicidio aggravato dall'odio religioso, la Questura capitolina, contattata dal sito Fanpage.it ha negato il movente religioso, tirnando in ballo invece futili motivi.
Il fatto di cronaca però è diventato così il pretesto per l'ennesimo duello a distanza con il Movimento, con i due schieramente l'uomo contro l'altro alla vigilia delle elezioni Europee, in mezzo, nel ruolo d vittima, la città di Roma: "Dopo Torino, Roma. I tristi fatti di cronaca di questi giorni con l'aggressione prima a due agenti della polizia da un soggetto che sarebbe dovuto essere già espulso, poi con l'accoltellamento di oggi dimostrano che il vero problema sono i quasi 600mila irregolari che abbiamo in Italia - accusa neanche troppo sottilmlente il M5S -, E sui rimpatri non è stato fatto ancora nulla. Il problema ce lo abbiamo in casa, non è che scrivendo una lettera o una circolare si risolvono le cose. Bisogna fare di più sui rimpatri che sono fermi al palo".