Lite tra eredi, sequestrato il tesoro dei Torlonia. Appello al Mibact
I beni della famiglia "sotto sigillo" a causa della causa civile tra gli eredi del principe Alessandro
La lite tra eredi fa scattare il sequestro di beni per 2 miliardi di euro. Beni immobili ma anche mobili della famiglia Torlonia, tra cui la prestigiosa collezione di statue greco-romane.
La guerra di successione al principe Alessandro Torlonia, morto il 28 dicembre scorso, fa scattare l'allarme di Italia Nostra, che sottolinea la necessità di tutelare quei tesori attualmente "sotto sigillo". Attraverso una nota l'associazione chiede infatti al Mibact di intervenire, per "sventare qualsiasi velleità di depredare il patrimonio italiano dei preziosissimi reperti vincolati e garantire un’assoluta tutela di quelli, eventualmente non vincolati".
"Il 15 marzo 2016 fu firmato un protocollo d’intesa tra il Ministero dei Beni Culturali e la Fondazione Torlonia per un’esposizione permanente di circa 90 opere. Condizione fondamentale imposta dall’allora Direttore Generale all’Archeologia, Gino Famiglietti, fu che i costi dei restauri delle statue rispolverate dalle cantine di via della Lungara fossero a carico della famiglia romana - ricorda l'associazione - Sono state rilevate anche gravi anomalie nell’inventario dei ben mobili sfuggiti al controllo".
Oggi più che mai un intervento tempestivo di tutela diventa così la principale preoccupazione di Italia nostra: "In questo momento storico nel quale si vende e spesso si svende il patrimonio pubblico di rilievo - si legge ancora in una nota - Italia Nostra Roma chiede con forza al Ministero dei Beni Culturali l’acquisizione della collezione Torlonia per sottrarla per sempre a speculazioni economiche che dagli anni 70 in poi sono stati fuoco sotto la cenere".
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