Live Cinema Festival, show futuristico tra video e suoni: Ash Koosha al Macro
Quattro giorni di rassegna tra artisti internazionali, incontri e workshop
Torna al Macro il "Live Cinema Festival", in anteprima a Roma, tra video e suoni psichedelici, lo show dell'iraniano Ash Koosha.
Per “Live Cinema” si intende una tecnica narrativa sperimentale, applicata al video performativo, che dà vita alla creazione simultanea di suoni e di immagini in tempo reale. Espandendo così i parametri tradizionali del cinema narrativo, rappresentati dalla soggettività fotografata dalla camera, in una concezione più ampia. Un approccio che ha già trovato un notevole seguito anche tra i grandi nomi del mondo del cinema, come Francis Ford Coppola. Macchine, arte e tecnologia si uniscono nei 4 giorni del festival per proporre un nuovo immaginario, abbattendo le frontiere tra il mezzo e il contenuto, manipolando immagini e utilizzando diverse tecniche di approccio alla creazione del contenuto finale. Attraverso le performance di un nutrito cast di artisti internazionali, la manifestazione mira ad offrire al pubblico una panoramica delle diverse modalità di interpretare il Live Cinema: dall'analogico dei proiettori 16mm alle ultime sperimentazioni digitali, attraverso le performance di 8 artisti/gruppi artistici. Nell’edizione 2017, che prevede due perfomance di live cinema al giorno nel foyer del Macro, verrà presentato il 21 settembre per la prima volta in assoluto a Roma il futuristico live AV show dell’artista iraniano Ash Koosha. Trasferitosi a Londra per trovare quella libertà espressiva che il regime iraniano gli aveva negato, una capacità percettiva della sinestesia sviluppata fin da piccolo. Tra gli appuntamenti imperdibili anche quello con Klaus Obermaier, artista austriaco di indiscussa fama internazionale, fra i padri dell’arte multimediale. Regista, coreografo e compositore, Obermaier – che ormai da vent’anni applica i new media alla musica, alle performance e alle installazioni – presenta il 24 settembre al Live Cinema Festival 2017 l’opera “Faceless”, riflessione sull’anonimizzazione del volto umano in una società. In “Faceless”, Obermaier scompone e ricompone in tempo reale il proprio volto alternandolo a quello del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nel celebre discorso inaugurale che sancì la politica del “Make America great again”. Otto nazioni coinvolte, 14 artisti, performance e workshop per quattro giorni di festival, che riflette l'invasione delle tecnologia in ogni aspetto della nostra vita.
Ogni serata sarà poi animata dalle performance alle console: dal dj-set fusion e sperimentale di Flavia Lazzarini per l'opening party in collaborazione con il progetto di musica elettronica più famoso della Capitale Glamda ai live set, in collaborazione con Soundreef Waves, di Alefe e di Mr Everett, identità collettiva nata da tre esseri umani e un cyborg che presenta il suo eccentrico cyber-pop performativo; dal dj set dell’eclettica Miz Kiara dell’associazione tutta al femminile Female Cut a quello onirico di Equohm b2b Orree del collettivo Since crew.
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