Roma

Ira Curiel: "Neanche più modelle capaci". Da Altaroma parte la crociata anti-diciottenni

Tiziana Galli


Taglia il nastro di Altaroma Anna Fendi: allo stadio di Domiziano, è ufficialmente partita in pre-opening quella che un tempo era la “settimana della moda”. Ridotta all’osso, oggi la manifestazione conta tre intensissimi giorni di sfilate ed un pomeriggio di pre-apertura. Un calendario fittissimo che sta mettendo in crisi i “fashion addict” per la difficoltà degli spostamenti.
Tempi di crisi anche per il pantheon del lusso che una volta si faceva completamente carico dei trasferimenti da una location all’altra e che quest’anno pare voglia tergiversare. Mentre allo stadio di Domiziano si consumava la cerimonia d’apertura con l’inaugurazione del vernissage di Marina Corazziari, nello stellatissimo Hotel Inghilterra in via Bocca di Leone, Raffaella Curiel apriva le porte della sua suite verde menta alla stampa internazionale: un fitting in piena regola per mostrare agli influencer il lavoro che c’è dietro una sfilata. Spiegando la sua collezione donna Raffaella ne ha palesato i pezzi migliori, con la promessa solenne dei giornalisti di non svelare nulla fino a defileé ultimato. In questo clima di confidenze la stilista ha sottolineato la mancanza dei presupposti base per  fare alta moda, in questo momento storico in cui neanche più le manniquin sanno camminare. “Troppe cose sono cambiate rispetto ad una volta - ha commentato - non ci sono più tessuti degni, non ci sono più modelle e si fa una gran fatica a trovarne qualcuna che abbia portamento e sappia sfilare. L’alta moda non è fatta per le diciottenni che oggi calcano le passerelle: può essere indossata dai trentacinque anni in su e per far questo dobbiamo capire che la donna una bella sempre, perché se perde freschezza, acquisisce savoir faire”.
Poi, interrogata sul peso della crisi nella moda italiana continua dicendo: “Mi rendo conto quanto possa essere difficile oggi, per i giovani talenti, farsi strada senza alcun sostegno da parte delle istituzioni. Fare alta moda è molto costoso: ai miei tempi avevamo bei sovvenzionamenti, ci pagavano anche le pubblicità. Ora non c’è più nulla di tutto questo”.
Ed è proprio con i giovani talenti che la giornata è andata avanti, con l’esposizione e il fashion show al “Coin Excelsior” di via Cola di Rienzo, dove il department store si è trasformato in palcoscenico per far conoscere al pubblico presente i prodotti delle nuove promesse nazionali ed internazionali. Esposte le creazioni di Caterina de Medici, Avanblanc, Elena Ghisellini, Federica Berardelli, Giancarlo Petriglia e L72, al secolo Lee Wood, mentre la sfilata di “Quattromani”, godibile dopo quaranta scandalosissimi minuti di attesa, ha soddisfatto i presenti con una collezione interessante e portabile.  Belli i capi, tanti i colori e interessanti gli accostamenti: il giallo, in varie nuances, viene abbinato al nero, mentre il rosso Coca Cola e il rosso lampone al rosa pallido, al nero e al grigio. E mentre il primo giorno si finisce di consumare sullo sfondo delle note della consolle di “Dimensione Suono Roma”, nello store continuano ad arrivare facce note e meno note di questo folle mondo della moda. Dress code di stagione: “mustache mania” per gli uomini e sandali senza calze per le donne.

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