Roma

Lo sfogo di Hermanin ex assessore a processo per il termovalorizzatore

"Io rinviato a giudizio senza un minimo elemento. Finirà come Vejo"

"Vengo rinviato a giudizio, in assenza di un sia pur minimo elemento che giustifichi questo provvedimento, per aver difeso strenuamente il termocombustore di Albano, uno dei pezzi fondamentali del sistema di gestione dei rifiuti di Roma, in presenza del quale non si sarebbe mai arrivati alla vergogna della capitale d'Italia sommersa dalla "monnezza" che stiamo vivendo da ormai due anni"  - lo ha dichiarato Giovani Hermanin, già assessore all'ambiente della Regione Lazio e presidente dell'AMA dal 2006 al 2008.

"La necessità dell'impianto, previsto dal piano regionale dei rifiuti, ed espressamente voluto dal Consiglio comunale di Roma, insieme ad una discarica di servizio e ad una Raccolta differenziata su valori d i più del 50%, è stato recentemente ribadita dal decreto del governo sui nuovi impianti in base a dati ISPRA (Agenzia naz. dell'ambiente) - aggiunge Hermanin - "e va ribadito che quell'impianto è un impianto pubblico, non un impianto di Cerroni come sostiene l'accusa, considerato che AMA  e ACEA controllavano il 66% della società che l'avrebbe dovuto realizzare. Sono accusato - continua Hermanin - di averlo difeso per quanto potevo. Sono orgoglioso di averlo fatto e come presidente dell'AMA rifarei quella scelta anche perché era né più né meno che il mio dovere."

"È questo l'ennesimo rinvio a giudizio dovuto all l'aver ricoperto incarichi pubblici delicati avendo per bussola solo gli interessi pubblici. Si sono tutti conclusi "perché il fatto non sussiste", esattamente come avverrà questa volta dove il fatto non è neanche individuabile. L'ultima volta sono stato rinviato perché, istituendo il Parco di Veio (20.000 ettari salvati alla speculazione a le porte di Roma), secondo la geniale ipotesi accusatoria della dott.ssa Maria Cordova, avrei "favorito la speculazione" (anche un profano di urbanistica sa che con l'istituzione di un parco scattano le misure di salvaguardia). Ma tant'è, questa è la Procura di Roma con annessi Gip e Gup".