Roma

Lo Stadio della Roma inguaia Parsitalia. Chiesta la mobilità per 68 dipendenti

Lavoratori dimezzati per le società Parsitalia Real Estate Srl e Parsitalia General Contractor Srl che avrebbero dovuto lavorare al nuovo stadio della Roma a Tor di Valle, bloccato in fase progettuale. Il gruppo, da tempo in difficoltà strutturali e finanziarie, ha avviate le procedure di mobilità per , rispettivamente, 38 unità su 85 dipendenti per la Parsitalia Real Estate Srl e di 30 unità su 59 per la Parsitalia General Contractor Srl.
"Agli incontri con i sindacati di categoria Feneal Uil di Roma, Filca Cisl di Roma, Fillea Cgil di Roma e Lazio, il gruppo Parsitalia non ha presentato alcun piano industriale ed ha categoricamente rifiutato di ricorrere agli ammortizzatori sociali, ritenendo tali misure incompatibili con i processi di ristrutturazione societaria -denunciano gli stessi sindacati -  Ma sulle difficoltà strutturali e finanziarie della holding lavoratori e sindacati gettano ombre, evidenziando diseconomie di gestione e costi ingiustificati. Dichiarato lo stato di agitazione, monta la protesta".

“L’intransigente posizione assunta dalle due società è semplicemente inaccettabile, priva di logica ed irresponsabile sul piano sociale” – dichiarano Massimo Fiorucci della Feneal Uil di Roma, Attilio Vallocchia della Filca Cisl di Roma, Benedetto Truppa della Fillea Cgil di Roma e Lazio – “Qualsivoglia piano industriale deve comunque prevedere, come accade negli altri casi di crisi aziendale, un percorso che passi per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali al fine di affrontare la crisi nei tempi e nei modi necessari, salvaguardando i livelli occupazionali. Se il gruppo non rivedrà una simile scellerata posizione, sarà scontro. Avvieremo tutte le più adeguate forme di protesta e attiveremo tutti i canali necessari. I dipendenti non possono pagare gli errori della holding. Non lo permetteremo”.