Roma

Lo zorro di Frosinone spopola sui social. "Fa' come Siluerie". Saggezza duepuntozero

di Patrizio J. Macci

Siluerie (Silverio in italiano, ma se non masticate il dialetto ciociaro è inutile che proviate a pronunciarlo, dotatevi invece di una copia della "Grammatica del dialetto frusinate con vocabolario" di Amedeo Di Sora) è un misterioso pasquino che dalla sua pagina omonima di facebook fustiga i i suoi compaesani da qualche tempo. Fino a qui non ci sarebbe nulla di strano, tranne che le pasquinate di Siluerie sono scritte in puro dialetto ciociaro. Il misterioso fustigatore dei difetti della città di Frosinone e dei suoi abitanti scrive in perfetto vernacolo della sua terra di origine, rispettando rigorosamente i verbi e la costruzione del periodo. La sua identità è un segreto ben protetto, secondo alcuni sarebbe un uomo politico ritiratosi a vita privata, secondo altri un professore di liceo che nella sua carriera ha bocciato parecchi somari.
La vignetta di Siluerie è semplice e lineare, un pupazzetto stilizzato in bianco e nero come potrebbe disegnarlo un bambino in età prescolare ma che proprio come i bambini dice sempre la verità anche quando è sgradita.
Ha quasi quattromila amici che lo seguono fedelmente, più un numero imprecisato di fan occasionali. Si autodefinisce "il supereroe con le cioce" e le sue vignette con un aneddoto vergato in caratteri semplici al limite dell'essenzialità, si concludono quasi sempre con l'ammonimento "fa come Silverio", naturalmente scritto in dialetto. Il suo nome risuona nelle file alla cassa dei supermercati o alle poste, è un mito metropolitano.
L'idea non è del tutto originale perché di personaggi celati sotto un'identità fittizia che irridono da pagine anonime sui social network ce ne sono migliaia, soprattutto negli Stati Uniti. Ma spesso deformano la realtà con notizie surreali oppure con l'uso di satira all'acido solforico cento per cento. L'immagine che restituiscono le vignette di Siluerie, invece, sono quelle di una persona che gira normalmente per la sua città, una delle più inquinate d'Italia, con titanici problemi di traffico e parcheggio, e con una squadra di calcio da poco approdata del massimo campionato con uno stadio troppo piccolo per contenere i suoi tifosi.
Il suo messaggio è diretto e non conosce sottointesi, "Siluerie" allunga il suo occhio infallibile su tutto: dalle buche stradali alla maleducazione quotidiana, dall'amico che non molla mai lo smartphone a quello che lo invita alle manifestazioni più disparate. Per tutti ha un ammonimento e un consiglio, al punto che alle prossime elezioni qualcuno sta seriamente pensando a una lista civica intitolata a suo nome "Siluerie sindaco" con il motto "Faciate accome a Siluerie".