Roma

Locale gestito da ragazzi down a rischio chiusura: una petizione per salvarlo

Il padre di uno dei ragazzi lancia la raccolta firme indirizzata al sindaco Raggi

Un intero locale gestito da ragazzi down o autistici, a metà tra lavoro, integrazione ed esperimento sociale. La Locande dei Girasoli rischia la chiusura, ed il web si mobilita con una petizione online indirizzata al sindaco Raggi.

 

A  lanciare l'allarme il padre di uno degli 11 ragazzi che lavorano nella Cooperativa Sociale, che torna a chideere, sulla falsa riga di quanto fatto a dicembre, una sede più idonea per proseguire "un sogno di autonomia attraverso il lavoro". "La risposta della società civile è stata entusiasmante, abbiamo avuto molte dimostrazioni di solidarietà che ci hanno fatto sentire meno isolati - racconta l'uomo nella nota - Non abbiamo invece avuto risposte dalle istituzioni, nonostante gli impegni presi sui media ed in televisione".

Il progetto, che unisce solidarietà e professionalità, va avanti da 20 anni, riscuotendo una grande visibilità locale e nazionale, ma non altrettanto successo dal punto di vista dei conti. "Un grave limite è rappresentato dalla collocazione del locale che risulta assolutamente inadeguata, si trova in una zona periferica e residenziale, con una oggettiva difficoltà di accessibilità, di conseguenza il locale funziona a pieno regime solo nei fine settimana pur garantendo il lavoro per tutti i giorni - si legge ancora nella nota - Ci rendiamo conto che nell’attuale struttura non si riusciranno ad ottenere risultati migliori, diventa sempre più urgente trovare una collocazione diversa, in un’area più facilmente raggiungibile e visibile".

"Chiediamo pertanto al Comune di Roma  una risposta alle nostre precedenti richieste del 2015 e 2017, risposta che fino ad oggi è mancata - conclude - La nuova legislazione sull’impresa sociale ( D.Lgs. 112/2017) e il codice del terzo settore ( D.Lgs. 117/2017) rendono tali scelte possibili e legittime".
 

La petizione ha già sfondato il muro delle 60mila firme e si appresta a superare anche il traguardo delle 75mila, nella speranza che il forte appello di solidarietà arrivi fino in Campidoglio.