Lombardi-Raggi, due "prime donne" sono di troppo. La deputata molla
Strappo nel Movimento e con le Commissioni gli assessori attuatori della volontà della base
Due prime donne sono di troppo. E lo scontro "rosa" nel Movimento Cinque Stelle arriva all'epilogo. Roberta Lombardi sbatte la porta e se ne va dal mini-direttorio, la struttura che avrebbe dovuto assistere il sindaco nelle sue scelte e che rappresentava una sorta di baby sitteraggio per l'inesperta e demagoga Virginia Raggi.
Sulla frattura che ha origini lontane e viene dai post social dell'ultim'ora che hanno sponsorizzato la vittoria della Raggi al posto di Marcello De Vito alle Comunarie, dopo giorni di tensioni è intervenuto anche Beppe Grillo. Visto il risultato, la Lombardi non ha digerito il diktat del comico che è arrivato dopo la lite furibonda sulla scelta di nominare Daniele Frongia capo di Gabinetto, decisione sulla quale il sindaco è stato costretto a fare dietrofont, per "salvare" Frongia con un assessorato. Poi la vicenda Marra, quindi la bocciatura della Morgante, considerata vicina alla Lombardi.
Con questo atto, il sindaco si dimostra completamente autonoma dal Movimento e decisa a proseguire per la sua strada. Ma se perde la "briglia" Lombardi, ne trova un'altra sulla sua strada. Con la nomina delle Commissioni consiliari la base del Movimento attiverà un raccordo costante e continuo sulle decisioni politiche che non saranno più in capo al solo assessore ma arriveranno direttamente dalle stesse Commissioni. Per i membri della Giunta, il ruolo di attuatori di volontà che vengono dalla base. E' una rivoluzione vera.
Ma la Lombardi getta acqua sul fuoco su Facebook dove nega frizioni e da' la sua versione dei fatti: "Mi spiace deludere coloro i quali in questo momento stanno parlando di liti, gelo o siluramenti rispetto al lavoro che tutti stiamo facendo su Roma. Non e' così. In questi giorni il lavoro per Italia 5 Stelle entra sempre più nel vivo. Stiamo preparando tutto affinche' la terza edizione di Italia 5 Stelle in programma a Palermo il 24 e 25 settembre vada al meglio. "Purtroppo - sostiene Lombardi - per questo il mio supporto nello staff romano sara' differente: continuero' a dare una mano a Virginia ma dall'esterno sui temi che ho sempre seguito".
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